di Giuliano Masola. Come canta Guccini, “i vecchi non sanno distinguere il vero dai sogni”; non ci si pensa, ma ciò pone domande. Col trascorrere del tempo, si fa maggiormente fatica a stabilire una esatta cronologia degli avvenimenti, ricordare i nomi e i volti delle tante persone con le quale ci si è rapportati. Ogni tanto, si cerca di rifare ordine, trovare un po’ di spazio fra cantina e garage (un amico di vecchia data ne ha affittato uno apposta…), anche per ospitare cose d’altri; se si tratta di cimeli, come si fa a dire di no? Personalmente, sono per il “disordine controllato”: le operazioni di risistemazione mi preoccupano, perché si finisce sempre per dovere eliminare qualcosa. È un momento in cui ti imbatti in tanti oggetti pressoché dimenticati: divise a righe bianche e rosse da arbitro uno scudo, che si usava al posto della pettorina, guanti di ogni specie ed epoca, libri, video, mazze, maglie, cappellini… Fra le tante cose arrivate a casa nei giorni scorsi, mi è capitata una borsa, fortunatamente di non grandi dimensioni. Subito, non volevo aprirla, ma poi la curiosità ha avuto il sopravvento. Così comincio a estrarre maglie, pantaloni e un giubbotto con una bella scritta “Italia”: una divisa della nazionale insomma, anche se mancava la casacca. Stavo pensando a cosa farne, poiché a prima vista sembrava qualcosa di normale, e poi che la taglia era il doppio della mia; per quanto sembrasse ancora nuova, non avrei potuto indossarla. Leggi tutto “Un giubbetto che fa pensare…”