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Dall’album del Sessantotto

di Giulano Masola. Molti anni che finiscono in otto hanno rappresentato momenti di cambiamento. Dopo l’anno delle grandi rivolte europee del 1848, il Sessantotto rappresenta un momento epocale, almeno dell’immaginario collettivo, e oggi se ne discute, anche se un po’ stancamente, visto che molti dei giovani che diedero vita a quello scossone rivoluzionario ora sono nonni. Il Sessantotto ha rappresentato, per quanto ci riguarda, un momento di crescita con l’espansione del nostro baseball quasi a macchia d’olio: ogni quartiere di Parma tendeva ad avere una squadra, magari legata all’attività parrocchiale. Leggi tutto “Dall’album del Sessantotto”

4 NOVEMBRE

di Giuliano Masola. Oggi vince l’emozione. Da cento anni il nostro Paese ha raggiunto un traguardo: l’unità nazionale tanto voluta fin dai primi decenni dell’Ottocento. Non so se c’è stata qualche partita di baseball o di softball per commemorarla, ma va bene ugualmente. Stamattina a Parma, in Piazza Duomo, c’è stato l’abituale raduno di tutte le rappresentanze delle Forze Armate, ma soprattutto quello dei cittadini. Ancora una volta, al di là della retorica d’occasione, hanno vinto il sorriso dei bimbi, la loro curiosità, le loro domande. Le bandiere sono belle quando sfilano nella pace, per la Pace. Leggi tutto “4 NOVEMBRE”

C’è un posto per tutti… anche per il Baseball

di Giuliano Masola. Una delle più importanti decisioni prese dai Romani fu quella di ammettere tutte le religioni, a meno che non minassero le istituzioni, in particolare la figura dell’imperatore ‒ il Pantheon ne è la dimostrazione ‒; allo stesso modo vi fu il riconoscimento della cittadinanza a tutti i sudditi dell’Impero. Leggi tutto “C’è un posto per tutti… anche per il Baseball”

C’è un posto per tutti… anche per il Baseball

di Giuliano Masola. Una delle più importanti decisioni prese dai Romani fu quella di ammettere tutte le religioni, a meno che non minassero le istituzioni, in particolare la figura dell’imperatore ‒ il Pantheon ne è la dimostrazione ‒; allo stesso modo vi fu il riconoscimento della cittadinanza a tutti i sudditi dell’Impero. Diversi secoli dopo, un altro Impero, però, non ne ha seguito le orme; il baseball, infatti, fra le due guerre mondiali, non ha potuto svilupparsi, nonostante buone premesse. Il compianto Roberto Buganè, cui va tutto la nostra riconoscenza per aver creato un Archivio Storico in ambito FIBS, è riuscito a raccogliere, anche per quel periodo, documenti significativi. Fra la fine degli anni Venti e l’inizio dei Trenta, il baseball venne insegnato dall’Opera Nazionale Balilla, sulla base di un Regolamento di tredici pagine. Nel 1932, Attilio Poncini, in Giuochi ginnastici e presportivi; metodologia e descrizione, dedicò ben ventiquattro pagine al batti&corri. Un regime che mira a un impero, deve mostrare la sua grandezza, anche nello sport, con la costruzione di stadi, palazzi e opere che lasciano il segno. Fra le tante statue che abbelliscono il Foro Italico e che in gran parte fanno da corona allo Stadio dei Marmi, vi è un’opera di Aroldo Bellini che rappresenta un giocatore di baseball. Per la precisione, si tratta di un ricevitore con il suo armamentario, che pare appoggiarsi a una mazza: un novello gladiatore, in linea coi desideri di romana potenza dell’epoca. Leggi tutto “C’è un posto per tutti… anche per il Baseball”

Che ti lancio? un pizzicotto

di Giuliano Masola. Christy Mathewson, nato il 12 agosto 1880 a Factoryville (Pennsylvania) e morto il 7 ottobre 1925 a Sarnac Lake (New York), è una delle icone del baseball. Grandissimo lanciatore, “Big Six” giocò dal 1900 al 1916 per i New York Giants. Era uno di quelli che non si tirava mai indietro: nel 1905, vinse tre partite senza concedere punti in sei giorni conquistando le World Series. I suoi lanci principe erano la palla veloce e il “fadeaway”, l’attuale “screwball”. Spesso si associano i giocatori dei primi anni del baseball professionistico all’ignoranza: tanti muscoli, zero cervello ‒ “Casey at the bat” ne è l’emblema. Se ben ricordate il superclassico cartoon, Casey è più che sicuro di spaccare la palla, ma al momento clou si fa prendere dalla troppa foga. Christy Mathewson era l’esatto contrario, era uno che sapeva cogliere il momento, trovare nuova forza nelle difficoltà. “Pitching in the Pinch”, edito nel 1912, è il libro in cui riporta le sue memorie, traendo spunto per riflessioni e suggerimenti. Come spesso accade il linguaggio del baseball ci coglie impreparati, come un lancio mai visto prima. Se traducessimo alla lettera il titolo del libro, avremmo “lanciare nel pizzicotto”, ma che vuol dire? Fortunatamente ci viene spiegato che non si tratta di dare un buffetto alla palla o di pizzicare le corde di una chitarra, ma di una situazione particolare in cui tutto cambia, si aprono nuove strade. Leggi tutto “Che ti lancio? un pizzicotto”