di Giuliano Masola. Bruce Springteen non ha bisogno di presentazioni, basta ricordare il suo mitico album “Born in the U.S.A.”, pubblicato nel 1984. Tutti conoscono Springsteen come un artista impegnato a evidenziare le criticità del proprio paese e la sua continua azione contro la guerra. Nella raccolta è inserita “Glory days”, una canzone in cui Bruce parla di un amico dei tempi della scuola. Nel testo il nome non è menzionato e per anni ci si è affannati per trovare questo personaggio. Finito quel periodo scolastico, infatti, le strade dei due compagni di squadra si erano separate. Solo anni dopo, occasionalmente, mentre Bruce esce da un bar, incrocia l’amico di un tempo, si fermano e cominciano a parlare delle esperienze passate insieme alla Scuola Santa Rosa da Lima (New Jersey); restano insieme fino alla chiusura del locale. “Avevo un amico/ che era un grande giocatore di baseball/ ai tempi delle scuole superiori riusciva a lanciarti la palla in una maniera/ che ti faceva fare la figura dello stupido/ l’ho visto l’altra notte/ in questo bar sulla strada/ stavo entrando, mentre lui usciva/ siamo rientrati, ci siamo seduti/ abbiamo bevuto qualcosa…”.
E’ questa la massima serie del futuro?
Parma, stadio Nino Cavalli. Ore 16 del 22 luglio. Regular Season 2017, partita Parma Clima – Recotech Padule.
Spettatori 43.
Avevamo voglia di cavarcela con un senza parole da Settimana Enigmistica.
Poi abbiamo fatto una semplice ricerca utilizzando la pagina del CNC sul sito www.fibs.it
Un po’ di riposo?
di Giuliano Masola. “Chi si dedica agli esercizi fisici non si preoccupa soltanto della forma e dell’allenamento, ma anche al momento giusto del riposo – ritengono infatti sia la parte più importante della pratica atletica…”. Si tratta dell’incipit delle “Storie vere” di Luciano di Samosata (morto nel 180-190 d. C.).
1000 in battuta
di Giuliano Masola. Aneddoti e storielle fanno parte del gioco, della leggenda, poiché danno colore, offrono una diversa interpretazione agli accadimenti, grazie alla fantasia. “Batting 1.000” è il titolo di un racconto di Daniel McAfee apparso nella rivista “The best of spitball” del 1988. Si tratta dell’incontro, o meglio della grande sfida fra il narratore, Don Moore, lanciatore dalle medie stratosferiche dei Padres, e Ted Higman degli Yankees, che si dicesse provenire da altri mondi. “Il calabrone”era alto poco più di un metro e mezzo, con un fisico pelle e ossa e due occhi gialli estremamente larghi (il viso minuto ne esaltava le dimensioni). Si diceva che dal suo lontano pianeta avesse ascoltato le nostre trasmissioni radio; grandemente incuriosito dalle prestazioni dei favolosi Yankees del ’27, aveva deciso di giungere in America e provare a giocare a baseball. Poco dopo esser giunto era entrato in squadra: dal primo giorno in poi continuava a battere 1.000, sconvolgendo stampa, tifosi e manager. Leggi tutto “1000 in battuta”
L’Italia vince l’Europeo Under 12 di baseball, ma parte male nell’Under 15
L’estate delle nazionali giovanili di baseball è iniziata con una grande soddisfazione. L’Under 12 è tornata sul tetto d’Europa vincendo il torneo continentale giocato a Utrecht in Olanda. Gli azzurrini di Burato hanno vinto l’oro battendo (12-1) in una finale a senso unico la Francia.
A Wiener Neustadt (Austria) è invece iniziato con una sorprendente sconfitta (7-6, proprio contro la Francia) l’Europeo Under 15.
Leggi tutto “L’Italia vince l’Europeo Under 12 di baseball, ma parte male nell’Under 15”