di Giuliano Masola. Nei giorni scorsi è stata presa la decisione di rinviare le celebrazioni per il 50° del Softball a Parma al prossimo anno (tendenzialmente a marzo), anche in linea con “Parma 2020-2021”. Ciò lascia un po’ di amaro in bocca, ma credo che occorra tener conto della situazione, soprattutto delle tante incertezze. Nel mio “mestiere di arbitro” un lancio è strike o è ball (mi lasciano più che perplesse le teorie in voga del “semistrike” e “quasiball”); in parole povere, è meglio non farsi abbindolare da chi spera in soluzioni miracolose, anche se ciò costa molto. Questi mesi di attesa però non saranno mesi di inerzia; anzi dovranno essere utilizzati per essere ancora più pronti al tanto atteso incontro. Per questo, ritengo che sia importante soprattutto ricordare le motivazioni che spingono a ritrovarci tutti: dalle nonne alle nipotine, per esser chiari.
TUTTE e TUTTI di ogni Società, ma non solo. In una giornata di festa l’idea è quella di riempire un campo di persone che vogliono divertirsi, anche cercando di lanciare e colpire una palla. Per farlo c’è bisogno di uno sforzo collettivo, che evidenzi la nostra volontà e decisione nel proseguire un’opera che ha ormai superato il mezzo secolo. Utilizzeremo le immagini e i documenti che continuiamo a raccogliere per mostrare che ci siamo stati, ci siamo e che intendiamo continuare ad esserci. E il 50° di Parma non vuol proprio escludere la partecipazione di altri: abbiamo amiche e amici un po’ dappertutto: saranno i benvenuti, e benvenute saranno le loro idee. Come i nativi americani avremo un totem, un emblema fatto dai volti che la storia del Softball di Parma ci ha consegnato. Oltre al totem, una mostra fotografica vera e propria. E, dopo aver ricordato chi ci ha lasciati in questi anni, faremo festa insieme, in campo. Un progetto un po’ ambizioso che riusciremo a realizzare se ognuno di noi ci crede e si impegna in tal senso. Ogni manifestazione, oltre all’impegno gratuito di chi organizza, ha dei costi materiali, di cui bisogna trovare la copertura. Anche per questo dovremo pensare a come fare, a chi chiedere: chi ha qualche idea la metta in campo. Come si dice “dedlà da l’Aqua”, “hustle!”: non stare immobile, stai pronto ad agire! Sono certo che noi siamo abituati a farlo e che il sorriso di una bella giornata insieme non mancherà.
Giuliano Masola, 17 giugno 2020