fbpx

Guida alla IBL 2017: le ambizioni del Parma

“Lo scorso anno anche noi abbiamo vinto uno scudetto. Aver salvato la prima squadra di Parma, quella dei dieci scudetti e delle tredici Coppe dei Campioni, dall’ormai certa cancellazione dalla geografia del baseball italiano è stata un’autentica impresa, paragonabile per impegno e fatica a quella della vittoria del campionato”.

Paolo Zbogar, Presidente del Parma baseball, ripensa ai mesi che hanno preceduto la stagione 2016 e non nasconde di aver più volte pensato al peggio.

“Molti non ne hanno avuto la percezione, hanno pensato alle nostre richieste di aiuto alla città come ad un falso allarme: la realtà è che siamo stati più volte ad un solo passo dalla rinuncia al campionato e dalla cancellazione di una parte importante della storia del baseball italiano. Se oggi siamo qui lo dobbiamo soltanto ad un gruppo di amici che hanno creduto al nostro progetto e che ci hanno permesso di superare tutti gli scogli. Abbiamo appianato tutte le posizioni debitorie ed ora siamo pronti per lanciare il nostro guanto di sfida al campionato italiano”.

Il Parma 2017 parte con un progetto concreto e ambizioso grazie anche al ritorno di un main sponsor sulle proprie divise. La comparsa del marchio Parma Clima sul petto dei giocatori emiliani garantirà la sicurezza economica venuta progressivamente a mancare dopo lo scudetto del 2010 e la finale di Coppa dei Campioni dell’anno successivo.
Lo scorso anno i ducali hanno cancellato l’onta dell’ultimo posto del 2015 lottando fino alle ultime giornate per la conquista di uno spot nella post-season. L’obiettivo è stato mancato a causa di un’evidente leggerezza offensiva e della ritardata sostituzione del lanciatore venezuelano Josè Sanchez, dominante nelle precedenti stagioni italiane ma fortemente condizionato da un infortunio alla spalla.
La squadra che si appresta ad affrontare la nuova stagione è stata costruita con l’obiettivo di colmare le lacune dello scorso anno: il ritorno dei nazionali De Simoni e Rivera e quello dell’interno Scalera dovrebbero controbilanciare le partenze di Bertolini e Garbella, mentre l’ingaggio di Eduardo Sanchez, protagonista in Major League con la divisa dei Cardinals, non dovrebbe far rimpiangere l’addio all’ottimo Ronald Uviedo.
Finalmente Parma non partirà dall’ennesimo anno zero ma potrà lavorare sulla scorta dell’esperienza maturata nell’ultima stagione.
Lo staff tecnico ducale conta di poter utilizzare a tempo pieno i veterani Zileri e Gomez, penalizzati nel 2016 da gravi infortuni, e di poter assistere al definitivo fiorire del talento di giocatori particolarmente attesi come il prima base Gradali, l’interno Benetti, il ricevitore Deotto e il lanciatore Santana.

Il closer venezuelano Gumercindo Gonzalez – foto archivio Fibs

I Punti di forza

+ L’esperienza.
Il Parma Clima ha confermato gli stranieri Martinez, protagonista di un’eccellente stagione invernale nella Liga Paralela venezuelana, l’interbase Mirabal, reduce dalla partecipazione al World Baseball Classic con la nazionale colombiana e il closer mancino Gonzalez. Lo scorso anno tutti hanno preso le misure al livello di gioco italiano e promettono di incrementare i propri numeri personali. Gomez, De Simoni e Zileri dovranno guidare lo spogliatoio e aiutare i compagni meno navigati nelle situazioni clutch delle partite.

+ La serenità.
La ritrovata tranquillità finanziaria garantisce maggior equilibrio alla squadra. Nel corso dell’inverno il front office parmigiano ha lavorato con attenzione anche sugli aspetti complementari costruendo uno staff medico-sanitario di prim’ordine.

+ La versatilità.
I tecnici parmigiani avranno a disposizione un line-up non potente ma composto da giocatori potenzialmente capaci di produrre medie elevate. Il rientro a Parma di Stefano De Simoni e la conferma del ricevitore Maestri garantiranno la corretta alternanza tra battitori destri e mancini (Mirabal è switch hitter). Gomez, Piazza e Guido Gerali potranno disimpegnarsi tanto in campo interno quanto in quello esterno permettendo ai tecnici di variare la formazione anche nel corso delle partite.

I punti deboli

– Due closer per la partita dei lanciatori stranieri.
L’arrivo a Parma di Eduardo Sanchez pone alcuni interrogativi. L’ex major leaguer ha sempre giocato come set-up o closer. Le ultime partite disputate come starter risalgono agli ormai lontani anni del singolo A. Dopo l’intervento chirurgico al gomito (Tommy John surgery) non è mai stato impegnato per più di due riprese. Nel Parma Clima dovrà reinventarsi nel ruolo di starter in quanto l’altro pitcher straniero, il mancino Gonzalez, viene utilizzato nel campionato venezuelano quasi esclusivamente come specialista contro i battitori mancini. La copertura dei nove inning rischia di non essere adeguatamente garantita. E il ricorso ai lanciatori italiani priverebbe la squadra di importanti risorse per il secondo incontro settimanale.

– Roster corto.
La società ducale ha puntato su una rosa numericamente esigua. “Con un roster più lungo e la riduzione del calendario a due partite qualcuno avrebbe corso il rischio di non giocare”, ha affermato l’allenatore Gerali che però nelle amichevoli precampionato è spesso ricorso alle prestazioni del fratello Michele (classe 1970) a causa di una serie di acciacchi che hanno alternativamente tenuto lontani dal campo Piazza, Gradali, Zileri e Scalera.

– Il calendario.                                                                                                                                  Nelle prime sei giornate di campionato il Parma affronterà quattro volte i campioni d’Italia del Bologna, quattro volte il Nettuno e due volte il Rimini. Il rischio di trovarsi troppo attardati in classifica al termine di questo primo ciclo di ferro è palpabile, soprattutto per una squadra che nelle ultime due stagioni ha tremendamente faticato nelle partite dal punteggio chiuso.

– Gli impegni di De Simoni.
Piccoli campioni crescono. Ed entrano nel mondo del lavoro. Dopo la laurea Stefano De Simoni ha iniziato un’attività di preparatore atletico che, in pieno accordo con la società, porterà l’esterno centro della nazionale a disertare alcuni impegni di campionato del Parma Clima. Un’assenza che non sarà facile colmare.

Il Capitano Leonardo Zileri in occasione della presentazione della squadra – Foto Duck Press 2017

Previsione.
Nonostante l’entusiasmo e gli innesti, il Parma sembra ancora un gradino sotto rispetto a Bologna, Rimini, Nettuno e San Marino. L’ambizione di tornare a giocare i playoff dovrà sposarsi con l’assenza di infortuni e la capacità di esprimere sempre il proprio baseball migliore senza cadere in quei cali di tensione che lo scorso anno sono stati pagati a carissimo prezzo. Potenzialmente un gradino sopra Padova e Novara, il Parma Clima viene accreditato dalla nostra redazione di un quinto posto finale.