fbpx

Eventi

di Giuliano Masola. Il termine “evento” significa “venir fuori, emergere”, ma anche gli esiti che ne derivano, come il successo, o meno. Siamo sovraccaricati di eventi, per cui non c’è più nulla di normale: tutto, o quasi, deve essere sopra le righe. Forse per questo che udito e vista sono sempre più in pericolo: basta guardare quanti negozi di ottica ci sono e la martellante pubblicità sul tema del sentirci o meno (se siamo  davvero sordi, magari la vediamo, ma sentirla è un altro film). In un Paese dove il tema delle elezioni è quasi costantemente in prima pagina (anche se ci sono seri dubbi che si tratti la pagina più importante), cosa si può fare se non “eventificare”? Dal tubo scoppiato in su (o un giù, visto che si tratta di tubature normalmente sotterranee), tutto è evento. Ogni momento c’è una sirena che suona, o canta per noi. Leggi tutto “Eventi”

Legittima difesa?

di Giuliano Masola. Che un arbitro sia soggetto a contumelie e vituperi, in pratica urlacci e lamentele di ogni tipo, è una cosa che abbiamo imparato a considerare nella “normalità. Talvolta si arriva a vie di fatto, con conseguenze anche sul piano fisico; per fortuna questo non capita spesso. Si tratta di situazioni che comportano un duplice problema: da una parte, educazione e sportività, dall’altro la difficoltà di avere arbitri in numero sufficiente: molti infatti non si presentano ai corsi proprio per questo aspetto. Una delle regole cui un arbitro deve attenersi è quella di non avere contatti fisici, particolarmente in caso di controversie. In effetti, normalmente vediamo arbitro e manager muso contro muso, petto contro petto, ma nessuno dei due usa le mani, salvo alla fine quando, normalmente, viene decretata l’espulsione di chi è andato a lamentarsi con troppa foga.  Il “replay”, nelle Majopr League, permette di rivedere tante decisioni, ma non quella relativa a strike o ball. Certe volte capita che l’arbitro, alla fine di una discussione accesa, o al tentativo di aggressione, si ribelli e cerchi di difendersi. Leggi tutto “Legittima difesa?”

Ferrara. I Mandrakes ritrovano la magia 

di Beatrice Nicoli . La squadra amatori del Ferrara Baseball si impone su Ozzano, tornando al successo dopo quasi un anno. Grande prova di una squadra che ha ritrovato l’armonia. Dopo undici mesi dall’ultimo successo, al termine dei playout 2016 contro gli Opossum, i Mandrakes tornano alla vittoria superando nettamente gli Ozzangeles Ozzano. In linea con copioni recenti, i ferraresi partono un po’ sghembi, trovandosi sotto di due punti nel primo inning. Ma stavolta la recita cambia: brilla l’organizzazione generale del gioco, visti attori e comparse stringersi compatti in una sola cosa, sostenendosi a vicenda e seguendo lo spartito con calma e disciplina. Il diamante dalla seconda ripresa chiude le porte, con Stalyn Bell Mulen e Roberto Medeot in grande spolvero, e il ritorno in fondo al campo dell’esterno Marzaduri ad affiancare Spinelli e Squarzanti. Quest’ultimo si alterna in pedana al partente Abetini, molto lucido a trovare la misura alle mazze avversarie.
Al proprio turno in battuta, i ducali non fanno mai cilecca, andando a segno in progressione geometrica: valide per tutti, con doppio per Lavezzi e tripla per Manzoni, che portano Ferrara al comodo vantaggio 16-10 all’ultima difesa. Acque troppo profonde per possibili arrembaggi: Ozzano ne fa due prima dell’ultima splendida eliminazione, con passaggio “no look” di Benetti al terza base. La meritata vittoria degli amatori Ferrara Baseball è un’iniezione di fiducia e di allegria per l’ambiente; a novembre la squadra sembrava in via di scioglimento, poi la tenacia della società l’ha riportata in campo ripartendo dal gruppo storico e raccogliendo innesti tra amici e neofiti. “Giochiamo senza ansia”, ammette coach Benetti, “E questo ci fa bene. Il clima è sereno, cosa che ha cementato il gruppo. Alla lunga, queste piccole soddisfazioni non risultano tanto banali”. L’unico obiettivo dichiarato all’inizio, quello di gustarsi il piacere del gioco, potrebbe ora cambiare per nuovi traguardi: i maghi dovranno misurarsi con Orioles e di nuovo con gli Opossum, e non è più così utopico pensare di migliorare il piazzamento finale. Perfino di bissare quello dello scorso anno, quando i muscoli e il talento sulla carta erano di più.

L’Italia U18 inizia la seconda fase battendo 9-2 il Sud Africa

Fibs. L’Italia porta in fondo senza troppi problemi il primo compito del Girone di Consolazione alla Coppa del Mondo di baseball U18, sconfiggendo il Sud Africa per 9-2, risultato mai in discussione, condotto in porto da Giovanni Bortolamai per 9 inning completi e impreziosito da alcune splendide giocate difensive della formazione azzurra. Il Sud Africa sceglie per affrontare gli azzurri Mohamed Alaoui, il minuto lanciatore mancino di cui molto si è parlato a Thunder Bay perché è riuscito nell’impresa di tenere per 9 inning a 5 punti gli Stati Uniti 3 giorni fa. Cortese risponde con Bortolamai, ricevuto da Morresi, con Bertossi al centro, Flisi a sinistra (e primo del lineup), Monti in terza e Paolini in seconda base. Leggi tutto “L’Italia U18 inizia la seconda fase battendo 9-2 il Sud Africa”