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Baseball, softball e scuola. Quale progetto?

di Erminio Tibaldi

Nel corso dell’assemblea del Novembre 2016 Daniela Castellani si presentò al pubblico come specialista per la promozione nelle scuole nel gruppo Change-Up.
Passato un anno, iniziato da tempo l’anno scolastico, ci chiediamo se Daniela Castellani faccia attualmente parte del gruppo di collaboratori del presidente Andrea Marcon in quanto non sono pervenute ancora sue notizie.

Sappiamo tutti bene quanto sia importante la promozione dei nostri sport tra i più giovani e ci aspettavamo la presentazione di un programma, di un format, di qualcosa che potesse essere di aiuto alle società nell’approccio alle istituzioni scolastiche.
Magari una presentazione moderna e brillante onde evidenziarci al confronto con altre discipline “concorrenti”. Nulla.

Proviamo allora a proporre qualche spunto di riflessione.
Nel corso degli anni abbiamo studiato diversi numeri e statistiche relative alla proporzione tra contatti scolastici e successive presenze al campo con risultati notoriamente deprimenti.
Un esercizio interessante potrebbe essere verificare i vari risultati ottenuti dai tecnici che, per investitura dei Comitati Regionali e proporzionata remunerazione, svolgono nelle varie parti d’Italia la promozione di baseball e softball.
Credo sia ragionevole chiedere risultati tangibili a chi ottiene rimborsi spese per questa attività. Risultati traducibili in atlete ed atleti tesserati.

Come possiamo verificare se questi istruttori svolgono la propria opera al meglio?
Come possiamo verificare se dispongono degli strumenti più idonei?
Tutto è lasciato all’improvvisazione, alla fantasia dell’istruttore che spesso e volentieri si deve anche arrabattare per trovare il materiale didattico.
Quando la FIBS si farà promotrice di corsi specifici portati regione per regione, città per città, per verificare e proporre forme di comunicazione studiate ad hoc per sedurre non solo i bambini ma soprattutto i loro genitori e convincerli che i nostri sport sono il meglio che ci sia da praticare all’aria aperta?
Quando vedremo promozioni studiate ad hoc per gli insegnanti, per far sì che siano loro stessi a propagandare i nostri sport?
Quando questo compito sarà demandato ai Comitati Regionali dotati di strumenti idonei per svolgerlo?

Propongo un altro spunto di riflessione. Se è vero che il compito dei Comitati Regionali è quello della promozione non dovrebbero essere loro stessi a raccogliere i dati sull’attività nelle scuole?
Se già lo fanno a chi lo rendicontano?
Non sarebbe utile che tutte le società ne fossero informate fornendo loro stesse dati delle loro attività?
Esiste un database da consultare per verificare chi e come raccoglie maggiori consensi?

Tante domande, sarei contento di conoscerne le risposte. Per me e per tutti gli interessati.

Erminio Tibaldi.

Free Lance MGDB writer