Riccardo Schiroli, ex responsabile dell’ufficio stampa Fibs, ha raccolto le mie lamentele a proposito per più di dieci anni. Ieri è toccato al povero Fabio Ferrini che ringrazio pubblicamente per la disponibilità.
Tutti sono preoccupati per il futuro del baseball e del softball.
Tutti sono preoccupati di recuperare l’interesse “delle testate giornalistiche che ci relegano sempre nel tuttonotizie”.
Cattivi i quotidiani che non ci danno lo spazio che meriteremmo.
Perfetto.
Peccato che poi si faccia qualsiasi cosa per evitare accuratamente di mettere i quotidiani e i loro inviati sui campi – siamo rimasti pochissimi – nella condizione di lavorare in modo dignitoso.
Noi che scriviamo sui giornali siamo una razza in via di estinzione. Ogni società che si rispetti ha all’interno qualcuno che legge i nostri articoli fin nelle minime pieghe con il compito di trovare i nostri errori, renderli macroscopici e informarne anche i pinguini della Patagonia. A volte qualcuno smette di salutarti e tu non ne sai il perché. Su Facebook e sui siti online si può cancellare qualsiasi scemenza, sulla carta stampata no.
Per una settimana il recupero tra Parma e Bologna è rimasto in calendario per le 19 di questa sera.
Il quotidiano con il quale collaboro chiude le pagine dello sport intorno alle 22.45.
Dopo una serie di telefonate con la redazione si è concordato di tenere aperta una pagina per poter uscire domattina con risultato, tabellino e articolo di commento.
Un bel servizio ai nostri lettori e, perché no, anche al baseball.
Ieri sera, anticipato a metà pomeriggio dall’ufficio stampa della federazione, è stato deciso il cambio d’orario. Parma – Bologna si giocherà alle 20. Benissimo per l’afflusso del pubblico (comunicare ieri che il prezzo d’ingresso sarà di un solo euro non sarebbe stato male, l’avremmo scritto sul giornale…), benissimo per i giocatori che non dovranno affrontare i raggi del sole calante in uno stadio attrezzato per le gare in notturna.
Fortunatamente la redazione è riuscita a correggere l’orario, non sarebbe stato carino scrivere che la partita si sarebbe giocata alle 19. Sarebbe invece stato carino decidere il cambio d’orario con qualche giorno di anticipo evitandoci il rischio di far sapere ai famigerati pinguini della Patagonia che la Gazzetta di Parma sbaglia gli orari delle partite.
Ne è scaturito un effetto-domino. La redazione del giornale ha dovuto cambiare i programmi sapendo che sarà quasi impossibile dare informazioni sulla partita nell’edizione di domani.
Stasera andrò comunque allo stadio con il computer, alle 22.30 chiamerò il capo-servizio e decideremo cosa fare, se rivoluzionare la pagina o spostare tutto all’edizione di giovedì.
In tempi di social media e di internet le notizie si bruciano in un’ora, figurarsi che valore possa avere la cronaca di una partita giocata due sere prima.
Era già accaduto in occasione della nomina dell’allenatore della nazionale, evento che per ovvi motivi interessava – e non poco – la città di Parma. Dare la notizia all’ora di cena ha comportato una rivoluzione nelle pagine che non sempre è possibile attuare. Con l’impegno di tutti la mattina seguente la notizia era in apertura di pagina ma non credo sarà sempre possibile lavorare così.
La pazienza, la disponibilità e la flessibilità di inviati e redazioni hanno un limite.
La prossima volta che vi lamenterete dello scarso spazio riservato sui quotidiani al vecchio gioco fatevi – tutti – una domanda e datevi una risposta.
I cattivi non siamo noi “giornalai”.