Gli azzurri battono i caraibici 6-3 e decidono con un decimo inning perfetto una partita equilibrata che si era sbloccata solo al sesto e arrivata alla fine delle riprese regolamentari sul 2-2.
Per Cuba il partente è Roenis Elias, esperto lanciatore con tappe in MLB (2014-19, 2022 con i Mariners). Elias lavora rapido concedendo solo una base a Pasquantino. La controparte, Matt Harvey, al debutto assoluto in divisa italiana, di colore blu scuro per richiamare al soprannome dell’ex pitcher dei Mets “The Dark Knight”, ottiene tre out consecutivi con 9 lanci e naviga con il supporto della difesa anche nel secondo inning.
L’Italia è più minacciosa degli avversari: nel secondo attacco, Sullivan inquadra, ma manca di poco il fuoricampo ed è poi out a destra. Il doppio di David Fletcher sblocca il conto azzurro, ma l’interbase si ferma in terza, con DeLuzio che non approfitta del conto in vantaggio e alza una innocua volata a sinistra. Al terzo inning, Mastrobuoni apre con un doppio in campo opposto, ma i tre battitori successivi non lo muovono.
Cuba prende le misure nel suo terzo attacco: gli ultimi due uomini del lineup piazzano due singoli in campo opposto e avanzano sul sacrificio di Guilbert, apparecchiando la tavola a Moncada e Robert, ma la difesa italiana regge, con il seconda base Mastrobuoni a battere sul tempo il numero 88 cubano per un terzo out pesantissimo.
Mentre Elias elimina 6 battitori consecutivi e chiude la sua ottima prestazione (5IP, 2H, BB, 3K), l’Italia manda in pedana Andre Pallante (sostituito Harvey dopo 3 inning inviolati e 40 lanci) che subisce una valida, ma ottiene una doppia eliminazione dalla difesa per un quarto inning da 3 lanci in tutto, mentre è costretto a lavorare duramente al quinto dopo una base concessa a Quintana e – due out dopo – una seconda a Guilbert. Ma con corridori agli angoli il pitcher dei Cardinals fulmina Yoan Moncada nel braccio di ferro in battuta.
Torna a bussare l’Italia al sesto con l’ingresso del primo rilievo Jose Rodriguez, con due singoli di Frelick e Pasquantino, intervallati dalla volata innocua di Valente. Dominic Fletcher scarica il terzo singolo per riempire le basi e costringe Cuba a chiamare Naykel Cruz per sfidare il mancino Brett Sullivan che alza la volata di sacrificio sufficiente per sbloccare il parziale. Cambio anche per l’Italia, che manda Vinny Nittoli in pedana, il quale mette a sedere Robert e Despaigne (quest’ultimo dopo aver sfiorato il fuoricampo) e chiude indenne l’inning.
La settima ripresa porta l’Italia in base con Nicky Lopez, autore di un singolo, e Cuba ai ripari con il lanciafiamme Livan Moinello, che è uno tra i migliori rilievi in Giappone, in pedana al posto di Cruz, ma dopo un out su DeLuzio, Mastrobuoni colpisce ancora in zona esterno sinistro, superando Cespedes e spingendo a casa Lopez per il 2-0. Moinello limita ulteriori danni, lasciando Mastrobuoni in terza.
Cuba prende vita nel settimo attacco quando Arruebarruena batte un siluro al centro che DeLuzio non controlla e l’interbase cubano raggiunge la terza su una discussa chiamata arbitrale. I cubani provano a cavalcare l’onda e rompono il ghiaccio grazie al singolo da un punto di Lorenzo Quintana. La partita di Nittoli finisce sullo strikeout a Drake e al suo posto entra Joe LaSorsa che colpisce il pinch-hitter Dayan Garcia con due strike, ma elimina Guilbert su scelta difesa e poi lascia al piatto Moncada.
La partita inizia a farsi trascinare da episodi ed emozioni. Nell’ottavo inning, gli azzurri rispondono con una solida linea di Pasquantino a destra che apre l’ottavo attacco, poi quattro ball consecutivi, tra cui un lancio pazzo, portano Dominic Fletcher in base. Sulla palla mancata del ricevitore cubano, gli azzurri hanno tre opportunità di colpire, ma Sullivan e David Fletcher alzano due pop, poi il guizzo da campione del terza base Yoan Moncada nega a Nicky Lopez la valida. I cubani spingono con il cuore del proprio lineup: Despaigne scarica un doppio con un eliminato sul neo-entrato Matt Festa e, dopo un’eliminazione su Cespedes, Arruebarruena punisce ancora con un singolo in campo opposto che pareggia i conti e porta la partita in pieno equilibrio al nono inning e al tie-break.
Il decimo attacco è un capolavoro azzurro di testa e gambe: nella formula di spareggio del Classic, con 0 out, Frelick inizia la ripresa in seconda e ruba la terza durante il turno di Valente, che, con 2 strike sul conto, batte il singolo che mancava per spedirlo a casa base.
Dopo la volata di Pasquantino, Onelki Garcia sostituisce Martinez sul monte cubano e Dominic Fletcher lo accoglie con un doppio che vale il 4-2 azzurro.
Poi, con 2 fuori, David Fletcher è mandato in prima intenzionalmente e il successivo lancio pazzo fa avanzare entrambi i fratelli in posizione punto. Quest volta nulla può fermare la battuta di Nicky Lopez, che manda a casa base i compagni per il 6-2.
L’ultimo assalto di Cuba è contro Mitchell Stumpo. Dopo l’out su Moncada, Luis Robert porta a casa il punto della bandiera, ma l’Italia difende il 6-3 e comincia il Classic 2023 con una vittoria da batticuore.
Per l’Italia si tratta della terza vittoria di sempre contro Cuba su 54 partite in eventi ufficiali. Mike Piazza, alla prima vittoria da manager nel Classic, è stato il manager di 2 di queste.
Nella giornata di venerdì, l’Italia sfiderà i padroni di casa di Cina Taipei, alla stessa ora (alle 19 locali, alle 12 italiane).
Nella foto: lo swing vincente di Miles Mastrobuoni (RL-IABF)
POST-PARTITA
Mike Piazza: “Congratulazioni a tutta la squadra. I ragazzi hanno giocato insieme, al massimo. Abbiamo avuto difficoltà e momenti di frustrazione in cui abbiamo mancato qualche occasione. Abbiamo dato qualche speranza a Cuba per cambiare l’inerzia della partita. Quando hanno pareggiato , ma non ci siamo mai scoraggiati e abbiamo combattuto fino alla fine. Ottimo lavoro dei lanciatori e poi l’ultimo attacco la gran valida di Valente che ha voluto battere al centro. E’ una vittoria importante, per tutti noi e per la federazione”.
Sulla rubata di Frelick al tie-break: “La scelta è in parte dipesa da noi e in parte è stata una scelta di Sal. Credo che lui sia un giocatore dotato di grande carica e talento e vorrei che loro giocassero, usassero i propri istinti e fossero intelligenti. Non mi piace pensare di doverli controllare. Mi fido di lui e di tutti i ragazzi e sono molto contento che abbia preso questa iniziativa”.
Matt Harvey: “È una vittoria incredibile, non posso che essere orgoglioso di aver contribuito. Per noi, per le nostre famiglie, questa vittoria è un’emozione enorme. Mio nonno (originario di Frosinone, ndr) è uno dei motivi per cui sono qui, e so che ci stava guardando. È speciale giocare per lui e questa possibilità di giocare per le nostre origini e la nostra famiglia vale per tutti noi”