Le deliberazioni del Consiglio Federale FIBS nell’intervista al Presidente Andrea Marcon
Abbiamo chiesto al Presidente FIBS Andrea Marcon delle decisioni più importanti che sono state prese, ovviamente in videoconferenza, nella riunione di oggi 25 marzo.
Fibs. Siamo tutti chiamati in questo periodo a dare il nostro contributo per risolvere al più presto questa emergenza. Il non poterci allenare e lo stare in casa sono sicuramente un sacrificio, ma è essenziale rispettare le norme alla lettera. Sono piuttosto convinto che quelle categorie di persone, a iniziare dal personale medico, che devono recarsi al lavoro in questi giorni sobbarcandosi turni di lavoro durissimi, sarebbero ben felici di potersi godere le mura di casa. Molti di loro, in questo periodo difficile, non possono nemmeno abbracciare i propri figli e credo che tutti noi dobbiamo rivolgere a loro il più caloroso ringraziamento per quello che hanno fatto, stanno facendo e faranno per l’intera comunità. E il modo migliore per ringraziarli credo sia proprio rispettare le norme alla lettera.
Anche il Comitato Olimpico Internazionale, su sollecitazione del Governo giapponese, ha fatto ieri il passo di rinviare di 12 mesi i Giochi Olimpici.
Vista la situazione, non credo si potesse fare altrimenti. È
chiaro che si tratta di una macchina enorme, da riprogrammare senza fermarla
completamente. Un impegno organizzativo veramente grande, che però credo il
Giappone e, con lui, tutto il movimento olimpico, sia in grado di affrontare.
Il rispetto della salute prima di tutto, e, in seconda battuta, dei sacrifici
degli atleti sono priorità imprescindibili: per tanti è l’appuntamento di una
vita ed è giusto consentire loro di arrivarci al meglio delle condizioni
possibili, coi tempi e la cura dei dettagli indispensabili.
Fra loro anche le nostre ragazze della Nazionale: penso sia meglio
riprogrammare, tenere duro un altro anno, piuttosto che arrivare
all’appuntamento non sentendosi al 100%.
Torniamo al Consiglio Federale: avete affrontato argomenti e scelte inediti e complessi.
È stata una seduta importante, con decisioni difficili da
prendere, ma che crediamo contribuiranno, nel prossimo futuro, a rinormalizzare
questa situazione. Sono consapevole che non tutti saranno d’accordo con quanto
abbiamo stabilito, ma è nostra responsabilità agire nell’interesse di tutto il
movimento.
Prima di tutto i campionati. Con la delibera urgente del 5 marzo avevo spostato
l’inizio delle attività al weekend del 19 aprile. Credo che siate tutti
d’accordo che questo termine vada ulteriormente spostato in avanti e, perciò, i
nostri campionati, di ogni ordine e grado, inizieranno nel weekend del 14
giugno. Sentiremo prima di tutto le Società, quindi formule dei campionati
saranno rivisti direttamente da me con le Commissioni Organizzazioni Gare.
Ringrazio il Consiglio Federale per avermi delegato a tale operazione,
perché questa delega permette di snellire le procedure che dovranno
necessariamente ‘vivere alla giornata’, visto che l’evoluzione dell’emergenza
varia da momento a momento. Ovviamente, se la situazione non migliorerà
sufficientemente, dovremmo tutti noi adattarci e tenerci pronti a partire
ancora più avanti.
Voglio anche ricordare qui l’operazione Safe
At Home che, insieme alle aziende assicuratrici con cui lavoriamo,
abbiamo avviato qualche giorno fa, ovvero l’estensione della
copertura per le attività sportive relative alla preparazione concordata con le
Società e che vengono svolte fra le mura domestiche: la giudico un’ulteriore
attenzione, importante in questo momento in cui tutti dobbiamo pensare anche al
bene dell’altro; ci sono tutti i dettagli sul sito.
Voglio dire però una cosa: dobbiamo tutti assieme cercare, in ogni
maniera, di disputare i Campionati. Ad ogni costo e con ogni formula possibile.
Non possiamo permetterci di non giocare nel 2020, sarebbe una eventualità
drammatica per tutti noi.
Qualche anticipazione strutturale?
Per favorire le Società nell’affrontare la situazione
abbiamo preso tre decisioni fondamentali: la prima è che in nessun campionato
ci sarà retrocessione (quindi neanche in A1 softball); così facendo ogni Club
potrà organizzare la propria stagione senza patemi e permettendo così, magari,
di risparmiare qualcosa nell’ingaggio dei giocatori stranieri.
La seconda decisione riguarda veramente tutti: dalle A1 alle giovanili di ogni
grado. Nel 2020 non verranno applicate le tasse gara, non saranno richieste
fidejussioni e provvederemo a restituire quelle già consegnate.
In terzo luogo, abbiamo sospeso tutte le obbligatorietà,
individueremo invece soluzioni premianti per le Società che si distingueranno
nell’attività giovanile.
Questo credo sia un aiuto tangibile a cui confidiamo di far seguire in futuro
altri provvedimenti in favore delle Società, tenendo sempre in buon conto la
situazione finanziaria della FIBS. Desidero rivolgermi direttamente alle
Società: nel novembre 2016 siamo stati chiamati a riordinare l’aspetto
finanziario e, insieme a tutte le componenti del movimento, abbiamo fatto un lavoro
che non possiamo permetterci di buttare via adesso. Però la
Federazione siete voi e quindi è per noi un obbligo morale assoluto
fare quanto possibile per sostenervi in questo momento così difficile. Mi
auguro che questo vi sollevi un po’.
Continueremo anche a restare in contatto stretto con il Governo e con il CONI
per capire quali misure siano in preparazione per supportare l’attività delle
associazioni e ve ne renderemo partecipi in tempo reale.
E per quanto riguarda le attività extra-campionati?
Un’altra decisione difficile che abbiamo dovuto prendere è stata quella di cancellare l’edizione 2020 del Torneo delle Regioni e, conseguentemente, la partecipazione delle nostre selezioni alle fasi europee e mondiali della Little League. Troppe sono le variabili negative che potevano caratterizzare questa competizione e crediamo che sia un gesto responsabile quello di rinviare l’edizione lombarda della manifestazione al 2021 con conseguente slittamento al 2022 dell’assegnazione alla Toscana. La stessa Little League International ha comprensibilmente sospeso ogni programmazione in attesa degli sviluppi della situazione sanitaria. Confidiamo di poter organizzare a settembre o a ottobre una grande manifestazione giovanile che ci permetta di festeggiare tutti assieme il ritorno alla normalità. So che molti in questo momento non saranno felici, ma non lo siamo neanche noi, credetemi.
A livello internazionale, cosa cambierà?
Al momento la WBSC ha confermato le competizioni
mondiali, in particolare le Coppe del Mondo U15 Baseball e U18 Softball che ci
riguardano direttamente, ma ovviamente si tiene sotto controllo l’andamento
della pandemia.
Per quanto riguarda l’Europa, è in partenza una lettera per CEB ed ESF nella
quale il Consiglio Federale FIBS propone di non disputare nessuna
manifestazione nel 2020.