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L’Italia Baseball vince 7-2 contro Paradise Valley Community College

Fibs. Vince anche contro la squadra del Paradise Valley Community College l’Italia di Gilberto Gerali, impegnata nello stage di allenamento di inizio stagione in Arizona. Gli azzurri hanno sconfitto gli universitari statunitensi 7-2, grazie a una solida prova in attacco, nel quale si è distinto Leo Zileri, autore di un fuoricampo da 2 punti al quinto inning, che è risultato quello decisivo, e anche una buona alternanza sul monte dei lanciatori.

Come partente Gerali ha scelto Alessandro Maestri che, in 3 riprese, ha concesso una sola valida e con 34 lanci ha ottenuto sei eliminazioni in diamante e due out al volo. Primo rilievo Diego Fabiani: anche per lui 34 lanci (in 2 riprese) con uno strike-out, 2 basi ball e un punto subito. 2 riprese a testa anche per Yomel Rivera (37 lanci, 4 K, 2 basi ball e 1 valida) e Filippo Crepaldi (27 lanci, 1 K, 1 base ball, 1 valida e un punto).

In attacco primo punto al primo inning con Alessandro Vaglio, spinto a casa da una volata di sacrificio di Alex Sambucci. Ancora Vaglio segna, insieme a Zileri, sull’homer dell’esterno parmense. Sempre al quinto inning i punti di Mattia Mercuri e Federico Celli (entrambi in base per 4 ball), segnati su valida di Alessandro Deotto. Poi un’altra base ball a Sebastiano Poma e una valida di Mercuri fruttano due punti su doppio di Celli.

Prossime due partite (le ultime del collegiale) venerdì 28 e sabato 29 marzo, alle 13.00 (le 21.00 in Italia) contro i Toros di Tijuana, la squadra di Mexican League per la quale Alex Liddi ha giocato nella stagione 2017, vincendo il titolo nazionale.

PROGRAMMA E ROSTER COMPLETI

Prima vittoria azzurra in amichevole con la Grand Canyon University
Mali d’inizio stagione: niente da fare contro gli A’s per la squadra azzurra

Nella seconda uscita in Arizona l’Italia cede agli Athletics

Esordio a Mesa con pareggio per gli azzurri di Gerali

Metti Ichiro nel motore

di Giuliano Masola. Mi sarebbe piaciuto essere fra i 45 mila del Tokio Dome a vedere l’ultima partita di Ichiro, il 21 marzo, al termine del secondo di due incontri fra i Mariners e gli Athletics. Una volta il grande campione disse che era caratteristico dei Giapponesi spegnere le personali emozioni, ma questa volta la cosa è stata diversa. Certamente giocare da professionista ad altissimo livello fino a 46 anni non è cosa da tutti i giorni, poiché occorre associare al talento una costante cura di se stessi, sia fisco che mentale, e la capacità di sviluppare le abilità nel tempo, con quel po’ di fortuna che non guasta. Che di cognome faccia Suzuki pochi lo ricordano ‒ per noi la Suzuki è una moto dalle brillanti prestazioni, di quelle da impennata ‒ anche perché sulla casacca da pro delle Grandi Leghe c’è il nome di battesimo, quello che normalmente in Giappone viene designa il primo nato. E non il cognome.

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Presentata la stagione 2019 di softball

FIBS. È stata la Sala dei Presidenti nel Palazzo H del CONI di Roma ad ospitare l’apertura ufficiale della stagione 2019 del softball italiano con la presentazione ai media che ha visto la presenza del Segretario Generale del Comitato Olimpico Carlo Mornati a fianco del presidente FIBS Andrea Marcon e del manager azzurro Enrico Obletter con il consigliere federale Roberta Soldi.

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L’Italia a Phoenix con Ceccaroli e Agretti

La Nazionale di baseball è arrivata in Arizona per il periodo di preparazione che la vedrà ospite del centro di spring training degli Oakland Athletics a Mesa fino al 30 marzo.

Sono 7 le partite in programma, contro gli A’s, la Grand Canyon University, il Paradise Valley Community College e i Toros di Tijuana, la squadra di Mexican League per la quale Alex Liddi ha giocato nella stagione 2017.

Due novità nella rosa a disposizione del CT Gilberto Gerali rispetto a quanto annunciato: le difficoltà nei trasporti di questo difficile periodo per il Venezuela hanno impedito al bench coach Augusto Medina e all’interno Erick Epifano di raggiungere la squadra: al loro posto, il gran ritorno in azzurro, da coach, di Paolo Ceccaroli, e l’inserimento in squadra del bolognese Filippo Agretti, classe 1995.

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Grazie, Gian Carlo

di Giuliano Masola. Da qualche mese Gian Carlo Rosetti non si occupa più dei calendari delle partite per la nostra area (Parma e provincia). Il Consiglio Regionale recentemente aveva deciso un affiancamento che non è stato gradito, anzi ritenuto come un invito ad andarsene, cosa che elegantemente Gian Carlo ha fatto. Una situazione imprevista, poiché, da un giorno all’altro, si è passati dal consenso unanime all’ostracismo. Certo, gli anni lasciano il segno, il carattere magari si indurisce un po’, le situazioni si evolvono (si cerca di fare il massimo dell’attività avendo pochi atleti a disposizione), per cui non c’è da meravigliarsi. Quanto accaduto non è un caso raro e, semplicemente, ci si potrebbe passare sopra. Ma non sono d’accordo, non sono proprio d’accordo sul lasciare che tutto resti nel silenzio, nel disinteresse. I cambiamenti sono necessari, ma occorre gestirli, soprattutto quando si ha a che fare con una realtà complessa, in una società che fa una estrema fatica a stare insieme, a tutti i livelli, come possiamo facilmente constatare. Purtroppo ciò è collegato al fatto che non esiste più un Comitato Provinciale da sei anni ‒ e non se ne vede un ripristino in futuro ‒ con una sede in cui i rappresentanti di società, e non solo, possano confrontarsi. Pertanto, possono bastare poche persone a decidere; i restanti sapranno a “babbo morto”, come si dice. Beh, essere messo alla porta dopo 44 anni di duro e costante servizio fa pensare. Da  un giorno all’altro nessuno ti telefona più, ti scrive più, magari manco ti saluta. Nel 1929, i Philadephia Phillies vinsero le World Series battendo i Chicago Cubs e Babe Ruth, l’11 agosto, realizzò il suo 500° fuoricampo. Poco tempo dopo, il 24 ottobre, l’inaspettato crollo di Wall Street mise in ginocchio l’America, coinvolgendo, a distanza di pochi mesi, l’Europa.

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