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Baseball: l’Italia in ritiro a Messina cede 1-0 nella prima partita d’allenamento con la Repubblica Ceca

La seconda settimana di Italia Spring Training della Nazionale di baseball a Messina culmina con le 3 partite in calendario contro la Repubblica Ceca, al lavoro anch’essa, da lunedì 12 marzo, negli impianti del CUS Unime. Leggi tutto “Baseball: l’Italia in ritiro a Messina cede 1-0 nella prima partita d’allenamento con la Repubblica Ceca”

IL GRUPPO OLTRETORRENTE PRESENTE ANCORA UNA VOLTA ALLA FESTA DI SAN GIUSEPPE IN VIA D’AZEGLIO

Ritorna domenica 18 marzo la Festa di San Giuseppe in Via D’ Azeglio a Parma. La tradizionale ed antica fiera si svolgerà come consuetudine dalle ore 10.00 alle ore 19.00 circa, in pieno quartiere Oltretorrente della nostra città, cioè in Via D’Azeglio,Via Imbriani e Piazzale Picelli e vedrà ancora una volta la partecipazione del gruppo Oltretorrente – Old Parma – Parma 2001.
In collaborazione con la F.I.B.S., la nostra organizzazione, di cui responsabile del progetto è il consigliere Cannata, installerà il tunnel gonfiabile sempre in Via D’Azeglio ma quest’ anno saremo – per ragioni di viabilità – in prossimità di Piazzale S.Croce in strada D’Azeglio angolo strada Imbriani a fianco chiesa S.S. Annunziata.
Come lo scorso anno, oltre ai consueti omaggi, sarà data la possibilità a tutti i bambini e le bambine di provare i nostri due bellissimi sport, come ? Lanciando e battendo in tutta sicurezza.
Visto il grande successo del 2007, ci auguriamo che la stagione sia bella e che invogli tanti bambini e tante bambine a passare qualche ora in Via D’ Azeglio alla Fiera e ci venga a trovare.
Vi aspettiamo numerosi !!!!!!
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“Ho vinto le mie battaglie”: Pietro Fortini parla con orgoglio del suo progetto per un grande Nettuno.

 

<E’ stata una lunga battaglia ma adesso lo posso dire con grande soddisfazione: ho vinto>.

Pietro Fortini, patron del Nettuno dei diciassette scudetti, può legittimamente dire di aver raggiunto gli scopi che si era prefissato. E annuncia al mondo del baseball il ritorno del <vero, grande Nettuno>.

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La quadratura del cerchio

di Giuliano Masola. Ci sono problemi che restano insoluti, come la quadratura del cerchio, la trisezione dell’angolo e la duplicazione del cubo risolti con riga e compasso. Ogni giorno, più o meno consapevoli, li abbiamo davanti e tentiamo di risolverli. Marc Rayman, direttore della missione Dawn della NASA (navicella spaziale per esplorare Cerere e Vesta), ritiene che la migliore approssimazione di pi greco sia rappresentata dal numero 3 seguito da “sole” quindici cifre dopo la virgola. Diciamo la verità, noi del baseball questo lo abbiamo sempre saputo. Chi sta sui diamanti sa molto bene come districarsi fra cerchi e quadrati: i quattro angoli rappresentati dalle basi sono all’interno di un settore circolare, un quarto di cerchio. Di conseguenza, ciò che da millenni è un cruccio per le menti migliori, per noi rappresenta quasi una banalità. In effetti, ogni azione si svolge attraverso movimenti rettilinei e circolari continuamente. I più raffinati sosterranno che non è esattamente così, ma, come detto, si tratta di giungere alla migliore approssimazione. Che dire di più; forse qualcosa, considerando il fatto che ogni azione ha un preciso obiettivo e che solo attraverso il raggiungimento coordinato dei singoli obiettivi si può raggiungere il successo: il “goal” come direbbero gli esperti di risorse umane. Perché proprio questo è il punto: abbiamo a che fare con le persone, cioè con ogni singolo individuo, che fatica far combaciare i propri interessi con quelli più generali. La scelta teoricamente è semplice: modello caserma o convincimento. In una visione ottimistica, si propenderebbe per il secondo modo; peccato che la realtà sia tale da rendere questo tipo di approccio poco praticabile, anche perché richiede tempi lunghi e una grande preparazione da parte di chi intende adottarlo. D’altro canto, da molti anni non c’è più il servizio militare obbligatorio, per cui anche il modello caserma ha delle controindicazioni. C’è un terzo e antico metodo, quello del bastone e della carota, che è quello utilizzato più comunemente. Organizzare e dirigere una squadra, di conseguenza, pone diversi interrogativi, soprattutto comporta impegno e dedizione. Autorità e autorevolezza non sono sinonimi, e non è facile che la stessa persona possieda contemporaneamente tali caratteristiche. Spesso si parla di una curva di sviluppo ‒ nel fare le curve, nel senso di evitare di affrontare problemi reali, siamo da sempre maestri ‒ in cui a una fase di crescita corrisponde una di decrescita. Come diceva un famoso manager, il problema non tanto avere i migliori giocatori quanto metterli insieme. La vera capacità, penso, sta nel fare in modo che la debolezza di alcuni sia compensata, o ancor meglio superata dalla abilità e dall’esempio degli altri. Ciò che importa, alla fine, è l’ottenimento del miglior risultato possibile, per cui la caccia la pi greco resta sempre aperta. Anche nel migliore dei casi, il successo non è mai completo, poiché, raggiunto un traguardo, occorre fissarne un altro, alzare l’asticella: la tensione al risultato resta una costante. In ogni caso, ci sono temi di fondo che non vanno sottovalutati, né dimenticati. Spesso si parla di approccio laico, di laicità; un arbitro, ad esempio dovere avere l’approccio più laico di tutti. Siamo uomini però, nati dalla terra, e con la stessa terra in continuo cambiamento ed evoluzione. Leggi tutto “La quadratura del cerchio”

Stare alla finestra?

di Giuliano Masola. Oggi mi sento molto Charlie Brown: guardo i numerosi fiocchi di neve che fanno apparire lontana la Primavera. Osservo gli accumuli che si vanno formando e un merlo che vi zampetta sopra come se volesse lanciare a un curioso pettirosso che tiene un pezzetto di legno nel becco. Mi accontento di poco, pur di rompere la malinconia in agguato. In fondo alla strada, ragazzi fanno a pallottate: automaticamente lo sguardo si volge al loro movimento di tiro, che mi pare ben eseguito. E ciò mi ha fatto pensare, o meglio ripensare a tante esperienze. Da tanto tempo non faccio più l’allenatore in campo, ma cerco di fare qualcosa, nel massimo della semplicità, con ragazze e ragazzi delle scuole, soprattutto delle elementari. Non sono certamente l’unico, anche perché penso che quasi tutte le Società, nella ricerca di nuovi giocatori facciano lo stesso: azione meritoria e indispensabile, anche se i risultati non sono proporzionali allo sforzo prodotto. I motivi, per quanto posso capire, sono tanti e pochi al tempo stesso. In generale, il minor numero di nascite finisce per penalizzare soprattutto le attività meno remunerative, dal punto di vista dei genitori (chi non ha un “Maradona” in casa?). Oltre a ciò, c’è la moda: lo sport di moda. Ci sono degli automatismi, che si rivelano a seguito di qualche grande prestazione, in particolare olimpica: da un giorno all’altro, siamo tutti schermidori, pattinatori, nuotatori, sciatori, eccetera. Un altro tema è quello della sicurezza, che si traduce nell’apprendimento di arti marziali, e così via. Nella scuola, in particolare, diventano dominanti, per tanti e ovvi motivi, pallavolo, pallamano e basket, per non parlare di nuoto, tennis e altro. A tutto ciò aggiungiamo il rugby, anche per la lunga e gloriosa tradizione cittadina, e il football americano. Leggi tutto “Stare alla finestra?”