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San Marino in finale, UnipolSai e ParmaClima alla bella

Continua a non essere determinante il fattore campo nel derby emiliano tra UnipolSai Bologna e Parma Clima che cede ai Campioni d’Italia, e d’Europa, di fronte al pubblico del “Nino Cavalli” (5-3) nella quarta gara di semifinale. La squadra di Lele Frignani ristabilisce così la perfetta parità nella serie e rimanda a sabato 10 agosto la sentenza su chi sarà a sfidare San Marino nelle Italian Baseball Series che assegneranno il tricolore 2019. Nella seconda sfida in terra ducale, dopo un inizio scoppiettante con alternanza nel punteggio, il nove felsineo piazza un break da 3 punti al terzo e poi difende il vantaggio acquisito con il rilievo quasi perfetto di Alex Bassani e la chiusura di Filippo Crepaldi.

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Entrambe le semifinali arrivano a Gara 4

UnipolSai Bologna alla riscossa in gara 3 della semifinale scudetto; la squadra di Frignani supera il ParmaClima (9-3) ed allunga la serie dopo una partita bella e combattuta per otto riprese con occasioni da ambo le parti.
Diversi i momenti chiave nel match, anche se tutto gira tra sesto e settimo inning, quando a Parma non riesce il sorpasso e Bologna torna avanti realizzando tutti i punti con due eliminati.

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Ejected!

Fuori!

Giuliano Masola. “Fuori””, buttato fuori: una parola accompagnata da un chiaro gesto dell’arbitro che indica la via dello spogliatoio. In genere se la sentono dire gli allenatori che contestano un po’ troppo platealmente, dirigenti che non riescono a mantenere la calma, giocatori che si sentono defraudati da una chiamata che non è a loro favore, e così via. Coi più piccoli i casi sono molto rari; spesso il loro stesso allenatore si incarica di riportare il giovane sulla retta via. In un mondo sempre più variegato e sorprendente, però c’è da aspettarsi di tutto. Tanti anni fa, ai tempi della gloriosa UPCC, ero un ufficiale di gara per cui non potevo fare il manager della , per cui Gianluca, il figlio tredicenne del caro Corino Catellani, uno di quelli che ha dato tanto e di cui nessuno si ricorda più (abbiamo dato l’esame da scorer insieme nel 1966, sotto la guida del maestro Giorgio Zanichelli), fungeva da allenatore.

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A1 Baseball – Semifinali – Gara2 del 3/8 risultati e commento

Il Parma Clima batte il secondo colpo del weekend infliggendo la seconda sconfitta all’UnipolSai Bologna (6-3) che paga un inizio difficile del proprio partente e ferma a metà il suo tentativo di rimonta. La squadra ducale parte forte e dopo essere passata in vantaggio al primo attacco piazza il break decisivo alla ripresa succesiva, con 5 punti, spinta dal fuoricampo di Sebastiano Poma, poi protagonista anche in difesa con una splendida presa all’esterno. Il tutto mentre il monte di lancio trova in Mattia Aldegheri prima, Junior ObertoYomel Rivera i condottieri capaci di tenere a freno le mazze felsinee.

L’ARTICOLO COMPLETO

IL TABELLINO

CALENDARIO SEMIFINALE 1

INTERVISTA AL MANAGER DELL’UNIPOLSAI BOLOGNA, DANIELE FRIGNANI

INTERVISTA AL MANAGER DEL PARMA CLIMA, GIANGUIDO POMA

Un San Marino travolgente nelle primo terzo di gara espugna lo “Steno Borghese” con il risultato di 8-5, bissa il successo di gara uno e comincia adesso a vedere la qualificazione alla Italian Baseball Series 2019. Non c’è quasi stata partita in riva al Tirreno, con il Sipro Nettuno City che, ancora una volta, paga a caro prezzo i problemi di un monte di lancio in emergenza messo in difficoltà sin da subito. Risulta vano il tentativo di rimonta nel finale. Adesso la serie si sposta ai piedi del Monte Titano, dove martedì 6 agosto si svolgerà gara 3.

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Una vecchia pallina

di Giuliano Masola. Qualche settimana fa, gironzolavo dietro la recinzione del campo per ragazzi di Collecchio. Fra l’erba appena falciata ho visto una pallina, per più di metà scucita e con la pelle rinsecchita; una di quelle che tanti anni prima sarebbe stata subito recuperata e amorosamente rimessa in campo almeno per gli allenamenti. L’ho fotografata, lasciandola però al suo posto, quasi fosse un reperto archeologico. Quando afferri una pallina e la guardi, qualche riflessione ti viene sempre da fare. L’estate, oltre che del baseball, è il tempo delle divagazioni, quello dei cruciverba e dei meriggi in cui domina il torpore. La mente corre e vola qua e là, come una farfalla indecisa. È anche un buon momento per leggere. Uno degli scrittori che mi permetto di suggerire è Don De Lillo, nato nel 1936 da una famiglia di emigranti molisani. Come tanti altri scrittori del secolo scorso ‒ e giocatori del calibro di Joe Di Maggio ‒ ha dimostrato quanto un figlio di immigrati finisca per incarnare il sogno americano. Probabilmente il suo miglior libro, pubblicato in Italia nel 1999, è “Underworld”, letteralmente il mondo che sta sotto, che non si vede. Il titolo richiama “I sotterranei”, pubblicato nel 1958, di una delle icone della beat generation: John Kerouc. La storia narrata da De Lillo prende mosse da un fatto noto a tutti i cultori del baseball. Il 3 ottobre 1951, un ragazzino di colore riesce a entrare di nascosto al Polo Grounds, mentre in cui i New York Giants (ora a San Francisco)  giocano contro i Brooklyn Dodgers (ora a Los Angeles). Nel nono inning, Bobby Thomson, battitore destinato a passare alla storia, realizza un memorabile fuoricampo ‒ “the shot heard round the world” ‒, dando la vittoria ai Giants, che vincendo per 5 a 4, conquistano così il campionato. In realtà nessuno sa che fine abbia fatto la pallina colpita da Thomson, ma nel romanzo un ragazzino di colore, entrato di nascosto allo stadio,  riesce a impadronirsi del prezioso cimelio. Purtroppo, non potrà tenerlo per sé, poiché gli verrà sottratto dal padre, per venderlo a poco più di 32$. «La palla non portava né fortuna né sfortuna. Era un oggetto che passava di mano. Ma spingeva la gente a raccontargli cose, confidargli segreti di famiglia e storie personali inconfessabili, a singhiozzare di cuore sulla sua spalla.

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