Nei giorni scorsi è scomparso Corino Catellani. Probabilmente solo i più vecchi frequentatori dei diamanti si ricordano di lui. È stato un classificatore internazionale, un arbitro e, ancor più un amico in tempi esaltanti e difficili allo stesso tempo. Ci siamo incontrati, la prima volta, all’inizio dell’autunno del 1965, presso il Circolo ANMI – quello dei Marinai – in vicolo Giandemaria, un vicoletto nascosto dalle parti di borgo Onorato, che ho fatto fatica a trovare. Lui sapeva già bene cosa era il baseball, se non ricordo male era anche un dirigente, mentre io venivo dal “Bronx”, dal Quartiere Montanara, dove il batti&corri era agli esordi. Il maestro Giorgio Zanichelli ci faceva da insegnante con l’ausilio di un manuale ciclostilato e, soprattutto con una infinita pazienza; così le crocette per segnare le battute valide e i primi “k” per gli strike-out cominciarono a diventare. Il baseball, in quegli anni, cominciava a svilupparsi incredibilmente, quasi che i ragazzi di Parma fossero presi da sacro furore per mazze, guanti e palline. Anche il Sessantotto, in un certo senso, contribuì a dare una spinta, con il suo contenuto di ribellione al vecchio e alla ricerca di strade nuove e diverse, da scoprire. Beneck e Notari negli anni Settanta diedero una vera spallata, facendo conoscere Parma al mondo e il mondo a Parma. Leggi tutto “Corino Catellani”