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Un diamante chiamato Bennu

 

di Giuliano Masola. Che nome strano!, direte, forse francese (“bien nu”: completamente nudo, spoglio); niente di tutto questo. Per trovare una soluzione, dovremo fare un lungo percorso, un lungo viaggio fra le stelle. La sonda spaziale OSIRIS-Rex della NASA in questi giorni ha raggiunto il suo obiettivo, un asteroide a circa due miliardi di chilometri e, a fine anno, ne farà una prima perlustrazione, avvicinandosi fino a 19 chilometri dalla superficie. Dopo una serie di avvicinamenti successivi, estrarrà dal sua terreno roccioso sessanta grammi di materiale che, nel 2023, saranno fatti cadere nel deserto dell’Arizona, prima dell’invio a Houston, nel Texas per le analisi scientifiche. Data la composizione dell’asteroide, si ritiene di poter ricavare utili informazioni da quanto potrà essere recuperato, con l’obiettivo, nel futuro, di usare corpi celesti di questo tipo come miniere. Per quanto nudo e spogio, sotto la sua superficie ci possono essere importanti risorse. Si tratta di una grande sfida. Leggi tutto “Un diamante chiamato Bennu”

Regole: bizzarrie in evoluzione

 

di Giuliano Masola. In questi mesi, in cui per lo più si sta alla finestra aspettando la Primavera, ci si aggrappa un po’ a tutto. Così si sfogliano vecchi libri e carte e si è presi dal tentativo, per me sempre fonte di problemi, di rimettere un po’ le cose in ordine. La mente così vaga e divaga, senza un obiettivo preciso. Il baseball è il risultato di tanti giochi per questo le regole hanno seguito un percorso evolutivo none sempre lineare. Il Massacchussets Game, gioco particolarmente diffuso nel New England, a metà Ottocento, si svolgeva fra quattro basi, a circa 18 metri l’una dall’altra, ma il box battuta per lo “striker” era a posto a metà fra la prime e casa base. Il lanciatore (“thrower”) spediva la palla da sotto, da una distanza di circa nove metri. Vinceva chi faceva 21 punti. La prima sostanziale svolta si ebbe con le New York Game Knickerbrokers Rules, destinate a essere vincenti, formalizzate negli stessi anni. Il campo assumeva i connotati attuali, con le basi distanziate a circa 27 metri; zona di battuta e casabase venivano a coincidere. Il lanciatore spediva la palla sempre da sotto, da una distanza di circa 14 metri, posizionandosi, a suo piacimento, lungo una linea di tre metri mezzo. In questa sede non possiamo esaminare l’evoluzione di ogni singola regola, per cui restiamo su quelle  che oggi possono apparire bizzarre. Dal 1867 al 1887, era il battitore a dire al lanciatore dove indirizzare la palla, alta (fra la cintura e le spalle) o bassa (fra le cintura e le ginocchia): immaginate Mike Trout che dice David Price esattamente dove lanciare.

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Dall’album del Sessantotto

di Giulano Masola. Molti anni che finiscono in otto hanno rappresentato momenti di cambiamento. Dopo l’anno delle grandi rivolte europee del 1848, il Sessantotto rappresenta un momento epocale, almeno dell’immaginario collettivo, e oggi se ne discute, anche se un po’ stancamente, visto che molti dei giovani che diedero vita a quello scossone rivoluzionario ora sono nonni. Il Sessantotto ha rappresentato, per quanto ci riguarda, un momento di crescita con l’espansione del nostro baseball quasi a macchia d’olio: ogni quartiere di Parma tendeva ad avere una squadra, magari legata all’attività parrocchiale. Leggi tutto “Dall’album del Sessantotto”

4 NOVEMBRE

di Giuliano Masola. Oggi vince l’emozione. Da cento anni il nostro Paese ha raggiunto un traguardo: l’unità nazionale tanto voluta fin dai primi decenni dell’Ottocento. Non so se c’è stata qualche partita di baseball o di softball per commemorarla, ma va bene ugualmente. Stamattina a Parma, in Piazza Duomo, c’è stato l’abituale raduno di tutte le rappresentanze delle Forze Armate, ma soprattutto quello dei cittadini. Ancora una volta, al di là della retorica d’occasione, hanno vinto il sorriso dei bimbi, la loro curiosità, le loro domande. Le bandiere sono belle quando sfilano nella pace, per la Pace. Leggi tutto “4 NOVEMBRE”

C’è un posto per tutti… anche per il Baseball

di Giuliano Masola. Una delle più importanti decisioni prese dai Romani fu quella di ammettere tutte le religioni, a meno che non minassero le istituzioni, in particolare la figura dell’imperatore ‒ il Pantheon ne è la dimostrazione ‒; allo stesso modo vi fu il riconoscimento della cittadinanza a tutti i sudditi dell’Impero. Leggi tutto “C’è un posto per tutti… anche per il Baseball”