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Grazie, Gian Carlo

di Giuliano Masola. Da qualche mese Gian Carlo Rosetti non si occupa più dei calendari delle partite per la nostra area (Parma e provincia). Il Consiglio Regionale recentemente aveva deciso un affiancamento che non è stato gradito, anzi ritenuto come un invito ad andarsene, cosa che elegantemente Gian Carlo ha fatto. Una situazione imprevista, poiché, da un giorno all’altro, si è passati dal consenso unanime all’ostracismo. Certo, gli anni lasciano il segno, il carattere magari si indurisce un po’, le situazioni si evolvono (si cerca di fare il massimo dell’attività avendo pochi atleti a disposizione), per cui non c’è da meravigliarsi. Quanto accaduto non è un caso raro e, semplicemente, ci si potrebbe passare sopra. Ma non sono d’accordo, non sono proprio d’accordo sul lasciare che tutto resti nel silenzio, nel disinteresse. I cambiamenti sono necessari, ma occorre gestirli, soprattutto quando si ha a che fare con una realtà complessa, in una società che fa una estrema fatica a stare insieme, a tutti i livelli, come possiamo facilmente constatare. Purtroppo ciò è collegato al fatto che non esiste più un Comitato Provinciale da sei anni ‒ e non se ne vede un ripristino in futuro ‒ con una sede in cui i rappresentanti di società, e non solo, possano confrontarsi. Pertanto, possono bastare poche persone a decidere; i restanti sapranno a “babbo morto”, come si dice. Beh, essere messo alla porta dopo 44 anni di duro e costante servizio fa pensare. Da  un giorno all’altro nessuno ti telefona più, ti scrive più, magari manco ti saluta. Nel 1929, i Philadephia Phillies vinsero le World Series battendo i Chicago Cubs e Babe Ruth, l’11 agosto, realizzò il suo 500° fuoricampo. Poco tempo dopo, il 24 ottobre, l’inaspettato crollo di Wall Street mise in ginocchio l’America, coinvolgendo, a distanza di pochi mesi, l’Europa.

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Italia Softball: le convocate per lo stage di Saronno

Fibs. A distanza di poco meno di 2 mesi dal rientro dall’esperienza australiana, Italia Softball torna a lavoro con uno stage programmato tra domenica 24 e mercoledì 27 marzo a Saronno, sul diamante della squadra del presidente Bonetti. Il manager azzurro Enrico Obletter, che nell’occasione sarà coadiuvato dal suo staff tecnico, ha convocato 17 atlete. La 4 giorni in terra lombarda prevede per le azzurre una serie di allenamenti, ma anche una partita mercoledì 27 alle ore 13 contro la Nazionale del Perù. All’interno di queste periodo tinto di azzurro troverà spazio anche l’Italia U19 Softball che martedì 26 marzo si ritroverà al mattino, sempre a Saronno, per disputare 2 incontri amichevoli contro la Nazionale del Perù a partire dalle ore 13. In questo caso Enrico Obletter ha convocato 20 atlete, 2 delle quali, Elisa Princic e Alessandra Rotondo, saranno già a Saronno perché presenti nel roster della Seniores.
A chiudere la 4 giorni ‘internazionale’ sul diamante lombardo, giovedì 28 marzo alle ore 17 toccherà al Saronno Softball sfidare la nazionale peruviana.

Le atlete di Italia Softball convocate dal 24 al 27 marzo:

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BASA – PALLA da pronunciarsi: Bes-Bol

di Giuliano Masola. Immagino che il primo pensiero vada a un goccio di troppo, ma siamo in Quaresima per cui cerco di fare il bravo. In realtà, si tratta del titolo di un articolo apparso nel febbraio del 1950 su “Il nuovo Bajon – mensile umoristico politico e sociale”, rivista di 8 pagine che costava 50 lire (all’epoca cifra non irrisoria). Una doverosa premessa. Il Baseball, a Parma, era ufficialmente nato il 15 giugno del 1949, per cui restava un gioco pieno di interrogativi. “Non è stato ancora ben precisato se l’uomo dell’età della pietra che come ben si sa aveva l’abitudine di andare in giro con una clava sia l’antico progenitore dell’attuale gioco del Baseball”, inizia così il lungo articolo su tre colonne con l’immagine di Babe Ruth nella sua classica posizione post fuoricampo. “La diceria trova credito in quanto sembra che il nemico, se era uomo, per difendersi da questa nuova arma spellasse un brontosauro e con la sua pelle si facesse un rudimentale guanto con cui afferrava al volo il sasso – battutogli addosso – e lo rispediva al mittente”.

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