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Don Sergio

Don Sergio è morto giovedì 7 giugno, all’età di 82 anni. L’annuncio è stato dato dalla Diocesi: “Accompagnato dal conforto dei sacramenti e della preghiera dei confratelli, il Signore ha chiamato a sé Mons. Sergio Sacchi, canonico onorario della Basilica Cattedrale, già parroco di San Vitale, Ognissanti, Gaiano, Giarola, Talignano. 

Ricordo per averlo conosciuto quand’ero bambino negli anni ’60 a Baganzola. Naturalmente la “colpa” è stata del baseball. Don Sergio, Don per tutti noi bambini di allora. Don è stato una persona speciale dal punto di vista umano, lo ricordiamo tutti come un faro dove guardare per seguire la rotta il baseball, ma, Lui ha fatto tante altre cose,  ha impegnato tutta la sua vita per gli altri, i  piu’ deboli, gli emarginati i giovani in difficoltà si è fatto prossimo di tutti. E’ stato un Uomo spontaneo, un amico chi lo ha conosciuto può solo averlo amato. Gli dobbiamo tutti molto, Parma gli deve tanto. Ha sempre vissuto il suo impegno nel volontariato. Mia mamma lo ricordava a Misurina come una Prete buono, aveva per anni conservato un suo appunto (ed era felice quando le parlavo di Don Sergio) che di seguito riporto: “Le strade dell’amore sono tante: la prima scende dall’alto, la seconda sale verso l’alto, una terza va su percorsi laterali. Vi è una quarta strada che nasce così, per caso: c’è qualcosa che è venuto a noi per caso? O Tutto è scritto nel disegno universale di cui non si conosce ne l’altezza, ne la larghezza, ne la profondità, ne l’ampiezza, ma se ne intuisce il mistero? Ritrovarsi ai piedi delle Cime di Lavaredo, del Sorapiss, vicino alla Valle dei Camosci, in una Casa antica e monumentale, tra piccoli amici che hanno fame di aria pura, con lo specchiarsi dei raggi su un lago dai riflessi azzurri, verdi, bianco cristallini, a seconda delle stagioni, è una esperienza che non si dimentica.
E nel momento dell’addio, dopo un soggiorno non sempre breve ma salutare, ecco un arrivederci inconscio ed innocente, con gli occhi lucidi dell’età spensierata, portando nel cuore quei nuovi amici che hanno fatto, con noi, un cammino di vita a pieni polmoni, sugli sci, nei sentieri, nelle aule della scuola, negli ambulatori, ma soprattutto in una scenografia sempre nuova. Chi può dimenticare un’esperienza così ricca di condivisione, di fatica, esperienze, di gioia di vivere? Anche la preghiera addolcita o appesantita dalle lacrime non è stata vana. Un abbraccio a tutti. Don Sergio”

Con la sua morte un pezzetto della nostra storia per noi “Besbolisti” se ne va con Lui, non dimenticheremo mai le sue parole ed il suo esempio. Grazie, Don Sergio: ci hai dato il senso vero della Chiesa”
Voglio pensare che Noi del baseball siamo così amici anche dopo il trascorrere degli anni Grazie a LUI. Don, tutti i tuoi ragazzi ti piangono e ti abbracciano. Un ultimo ricordo sono le parole in una Tua Omelia riferite ai ragazzi di via Isola, cioè a tutti: “Questi ragazzi hanno sempre conservato la capacità di annunciare qualcosa di bello andando ben oltre i confini della diocesi, trovando tra loro una grande convergenza e desiderio di fare del bene”.
Ciao

CEB Champions Cup 2018 – prima fase – prima giornata – resoconto 06/06/2018

Fibs. Buona la prima per le compagini italiane. L’UnipolSai Bologna vince e convince contro i vincitori dell’ultima Coppa Ceb nonché squadra dominatrice del campionato ceco, Draci Brno, e mette in mostra anche in territorio europeo la solidità offensiva e del reparto lanciatori. Parte forte anche il Rimini, che si sbarazza dei francesi del Rouen Huskies con il risultato di 12-5. Nello stesso girone rispetta i pronostici l’Amsterdam, che vince in rimonta contro i tedeschi del VOITH Heidenheim. Comincia male, invece, il torneo della T&A San Marino di Mario Chiarini e del nuovo arrivato Chris Colabello, che si arrende ai vincitori uscenti del Curaçao Neptunus per 3-0. Leggi tutto “CEB Champions Cup 2018 – prima fase – prima giornata – resoconto 06/06/2018”

Ich bin ein Berliner

di Francesco Masola. Avevo 17 anni quando misi piede per la prima volta in Germania: vinsi una borsa di studio “Intercultura” e così mi ritrovai ospite della famiglia Voskors per un anno scolastico. Lì giocai per la prima volta a baseball all’estero per gli “Osnabrück Basebusters”, i quali erano molto simpatici e gentili, ma avevano qualche carenza tecnica e di campo… Passati diversi anni, i casi della vita hanno voluto  che la ditta nella quale lavoravo a Bologna avesse bisogno di un rinforzo nell’ufficio tedesco… e così mi sono ritrovato a Berlino! Dopo più di 20 anni passati sui campi da baseball, una operazione al menisco e una spalla dolente, pensavo che ormai per me il baseball fosse finito, ma sapevo che la “fregola” dell’andata al campo la domenica mattina mi mancava troppo. Premetto che Berlino è MOLTO grande (a spanne direi che è circa 50 km di diametro e ha 4,5 milioni di abitanti). L’ufficio dove lavoro dista da casa mia circa 15 km. Per tenermi in forma e per essere “ecofriendly” decido che farò tutti i giorni andata e ritorno in bicicletta, attraversando Tempelhofer Feld, il vecchio aeroporto di Berlino ormai in disuso. Leggi tutto “Ich bin ein Berliner”

La Farma sfata il tabù trasferta

La Farma sfata il tabù trasferta e torna da Vercelli con una doppietta dai punteggi quasi identici (6-5, 6-4). Molto fallosa la difesa avversaria, il monte ha saputo tenere a freno un line up molto pericoloso. La partita del mattino è stata ricca di errori e, fortunatamente, ne ha commessi in numero maggiore il Vercelli. La Farma scatta sul 2-0 al 2° inning proprio grazie anche agli errori difensivi che portano a punto prima Rossi, in base per doppio, poi Delmonte. Altri due punti arrivano al 5° con Danieli e Covati sull’errore di tiro del catcher. Al cambio campo reagiscono i padroni di casa che si portano sul 4-3. Fasan (6 rl, 6 bv, 7 so) riempie le basi con due colpiti e una valida concessa, ne concede un’altra che batte a casa il primo punto; su una battuta in diamante c’è il punto del 4-2 e su volata di sacrificio il 4-3. La regola del due per la Farma si ripete all’8° col nuovo pitcher sul monte: segnano Rossi, punto automatico, e Salvadori su lancio pazzo. C’è tempo per un po’ di sofferenza nell’ultimo attacco piemontese, affrontato da Pellegrini (3 rl, 1 bv, 5 so). Un singolo di Catalano vale il punto del 6-4 poi un lancio pazzo e una palla mancata muovono i corridori sino al 6-5 ma sulla via 63 si chiude la partita. Covati 2/3, Rossi e Salvadori 2/4. Leggi tutto “La Farma sfata il tabù trasferta”

Arrivano i nostri!

di Giuliano Masola. I campionati giovanili interprovinciali stanno volgendo al termine e alcune partite sono decisive per il successivo passaggio alle fasi che portano al titolo di campioni d’Italia (in realtà un po’ ampio, considerando la Repubblica di San Marino).  In una situazione in cui il progressivo calo del numero degli arbitri di Parma, Piacenza e Reggio Emilia permette di coprire solo la metà delle gare ‒ un terzo in meno dell’ scorso anno ‒ c’è un po’ di allarme in giro. Così, gli arbitri, che sono probabilmente all’ultimo posto nella lista dei problemi da affrontare da parte delle società, assumono una vera importanza solo quando ci sono da giocare “le partite da soldi”. La mancanza di un “agorà”, cioè di un punto di incontro formalizzato fra società arbitri e tecnici (come per l’ex Comitato provinciale) acuisce i problemi, per cui emergono quei “battitori liberi” che sperano di superare l’ostacolo rivolgendosi più in alto: Bologna e Roma. Leggi tutto “Arrivano i nostri!”