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Politiche federali, obiettivi e risultati. Totoni Sanna gioca a tutto a campo: “Serve coerenza tra parole e comportamenti”.

 

<Adesso che si sono spente le luci sulla Convention è arrivato il momento di capire. Non discuto la formula, nuova e forse da rivedere, ma ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa>.

 Totoni Sanna, consigliere federale di lungo corso appartenente al gruppo che aveva sostenuto Fochi alle elezioni di Salsomaggiore, parte dall’esperienza della Convention di Riccione per lanciare un grido d’allarme sul futuro del baseball italiano.

<Nel suo intervento il presidente Marcon ha parlato di numeri e della necessità di lavorare anche con chi la pensa diversamente da lui e dal suo gruppo. Io e molte altre persone abbiamo ricavato un’impressione ben diversa, quella di un distacco tra le parole pronunciate e la realtà dei fatti. Quale prospettiva futura diamo ai tecnici se il consiglio federale ha scelto il nuovo presidente del CNT attraverso una sola candidatura? Quale prospettiva diamo loro se all’interno degli staff delle nazionali sono state inserite persone che non hanno ancora maturato significative esperienze tecniche e che in alcuni casi non sono neppure iscritte al CNT? Sia chiaro che non ce l’ho con le persone ma con il metodo utilizzato: Marcon deve essere coerente con ciò che dice, deve ricordare che, pur vincendo, a Salsomaggiore il movimento si è diviso in due parti quasi uguali. Invece ha applicato uno spoils system da prima repubblica, non ha allacciato alcun rapporto con Antolini e Fochi ed ha eliminato dagli staff tecnici risorse importanti che garantivano serietà, risultati e prestigio internazionale. E i risultati di questa politica iniziano a manifestarsi>.

In quali termini?

<I risultati tecnici sono sotto gli occhi di tutti. A parte la vittoria dell’Under 12 di baseball lo scorso anno abbiamo peggiorato tutti i risultati ottenuti nel passato. Ci siamo presentati agli europei di softball da campioni d’Europa e abbiamo perso la finale contro l’Olanda, le ragazze Under 15 non hanno confermato il titolo vinto sotto la guida tecnica di Simona Nava, non ci siamo qualificati per i mondiali Under 15 di baseball: così abbiamo pregiudicato la possibilità di restare tra le prime 12 squadre del ranking mondiale, quelle che il prossimo anno parteciperanno alla seconda edizione del Premier 12.
Attualmente siamo al dodicesimo posto con 150 punti di ritardo da Portorico e con soli 50 punti di vantaggio rispetto al Nicaragua che quest’anno ospiterà i mondiali Under 23, manifestazione alla quale l’Italia non prenderà parte. Perderemo altri punti nei loro confronti. Mi auguro non sia così, ma temo fortemente una nostra esclusione dal Premier 12 con evidenti ripercussioni a livello economico e di visibilità internazionale>.

Antonio “Totoni” Sanna, consigliere federale Fibs – foto Sardegnasport

Molti prevedono un impoverimento del patrimonio di giocatori italiani a causa dell’apertura ai giocatori comunitari e dell’assenza di limitazioni all’utilizzo di lanciatori stranieri.

<Le direttive del Coni vanno in direzione opposta a quella intrapresa: ho parlato personalmente con il ministro per lo sport Luca Lotti che mi ha espresso l’evidente volontà del Governo di difendere il patrimonio costituito dai giocatori italiani. Temo che la normativa sugli Atleti di Formazione Italiana possa trasformarsi in una disfatta per il movimento. Anche in questo caso mi sembra di cogliere una grave mancanza di progettualità e di chiarimento dei ruoli>.

Cioè?

<Fanno proclami ma poi non li applicano, non mostrano alcun interesse a mediare con le società come dimostrato anche dall’uscita del calendario della serie A1 di baseball senza avere indetto una riunione programmatica. Le novità? Le finali dei campionati giovanili in un’unica sede, l’unione delle Convention dei tecnici, dei classificatori e degli arbitri. Per il resto non basta cambiare nome – da IBL o ISL a serie A1 – ai campionati o – da progetto Verde-Azzurro a Team Italia – alle rappresentative: sono provvedimenti di facciata che non portano alcun valore aggiunto. Servirebbe invece un progetto specifico che tenga conto delle capacità, delle necessità e delle difficoltà dei singoli territori. La Lombardia ha numeri ed esigenze diversi dalla Campania: invece la Consulta dei presidenti regionali è stata trasformata dal presidente federale in una lezione di contabilità, interessante ma sicuramente più di competenza del segretario generale. I territori hanno bisogno di ben altro>.

Il movimento aveva però bisogno di aria fresca, di volti e di idee nuove.

<Purtroppo si sono viste solo alcune facce nuove e molte seminuove o riciclate. Il progetto di Massimo Fochi era comunque innovativo ma partiva da una forte esperienza che oggi sarebbe sicuramente servita. La non ricandidatura del presidente uscente ha dato all’intero movimento un’occasione credo unica. Occasione sciupata dal personale ego di Marcon che ha creduto di saper fare tutto, bene e da solo>.

Questa sua posizione intransigente deriva dalla delusione per l’inattesa sconfitta nelle elezioni?

<No. Cerco sempre di ragionare per il bene del baseball e del softball italiano mantenendo la mia indipendenza di giudizio e pretendendo il rispetto delle regole. Non sono mai stato contrario a prescindere, ho sempre votato a favore dei provvedimenti che ritenevo corretti. Mi sono sorpreso della mancata condanna pubblica del Presidente federale per i fatti che hanno portato alle dimissioni del Presidente del Comitato regionale lombardo. Anche se si tratta di una rappresentante che la pensa in maniera differente da me, ritengo inaccettabile che chi mette il proprio tempo libero a disposizione del movimento possa diventare oggetto di minacce. Credo che la Fibs si debba costituire parte civile contro chi ha creato questa situazione>.

Totoni Sanna, consigliere federale – La Nuova Sardegna

Uno dei punti più dibattuti sui social è quello relativo alla programmazione dei prossimi campionati. In modo più che legittimo Città di Nettuno e San Marino hanno chiesto – e ottenuto – la cancellazione di alcuni debiti pregressi nei confronti della Federazione: vi siete chiesti cosa ne possano pensare le società che hanno regolarmente sanato la propria posizione?

<Ho personalmente votato a favore delle due cancellazioni perché credo che le motivazioni delle due multe non fossero corrette secondo la documentazione presentata in Consiglio Federale. Vi è da dire che le stesse hanno comunque regolarizzato la loro posizione per altre pendenze nei confronti della FIBS>.

Nella seduta del Consiglio Federale di Riccione è stata ratificata la nomina di Alfonso Gualtieri alla guida del Team Italia. Molti hanno notato la silenziosa uscita di scena di Lucio Taschin, nominato coordinatore del progetto solo pochi mesi fa.

<Sono rimasto sorpreso anche io del cambio. Devo dire che in Consiglio federale non è stata presentata né la lettera di dimissioni né la lettera di revoca. Per questo credo che la cosa migliore sia fare questa domanda all’interessato>.

Ritornando alla Convention di Riccione non si possono negare l’evidente successo legato al numero dei partecipanti e la qualità dei relatori.

<Ottocento partecipanti sono un numero importante, non c’è dubbio. Mi chiedo però se i partecipanti sarebbero stati gli stessi se la manifestazione non si fosse svolta in Romagna ma a Roma o Treviso come le ultime coach convention. Si è giocato in casa, nella regione che da anni rappresenta un po’ il traino per tutto il nostro movimento, e si sono sommati numeri che fino allo scorso anno appartenevano a tre manifestazioni differenti. Lasciamo raffreddare gli entusiasmi e la carica emotiva creati dalla Convention: il tempo chiarirà molte cose>.