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13 gennaio. Servono chiarezza, trasparenza e ferrea applicazione delle regole.

Siamo ormai a metà gennaio e si continua a brancolare nel buio e nell’incertezza.

Le squadre di ogni categoria hanno iniziato da un paio di settimane la preparazione per la stagione ma ancora non sanno quando inizieranno a giocare e contro quali formazioni lo faranno.
Siamo tutti d’accordo, senza Nettuno il baseball italiano non è la stessa cosa. L’intricatissima situazione nettunese non può però tenere in scacco l’intero movimento nazionale, a partire dalla neonata serie A1 e scendendo a pioggia fino a tutte le altre categorie.
La guerra in atto tra le due società di Nettuno propone ogni giorno nuove voci di corridoio e nuove prospettive. Steno Borghese, svincoli, prestiti, cartellini, perizie calligrafiche, accordi pregressi … tutte situazioni fondamentali per due società che vogliono legittimamente far valere le proprie ragioni in una battaglia per la supremazia cittadina ma che interessano solo marginalmente il resto del movimento nazionale.

Altrettanto legittimamente le altre società desiderano conoscere date, scadenze e calendari.
E cominciano a spazientirsi.
Dalla deadline del 31 dicembre siamo passati a quella del 12 gennaio, ora qualche bene informato afferma che sarà necessario attendere il prossimo consiglio federale del 26 gennaio.

Servono certezze.

A questo punto intervenga la Federazione, l’unica che può darle. Lo faccia con immediatezza e decisione, chiarendo se siano stati rispettati – da parte di tutte le società! – nei tempi previsti i parametri stabiliti per l’iscrizione e la partecipazione ai campionati.
Si faccia garante della trasparenza e del rispetto delle regole.

Perché è meglio un campionato zoppo ma regolare dell’idea di piegarsi alla logica delle deroghe e dei ricatti.

GIOVEDI’ 11 GENNAIO LA DONAZIONE DEL NOSTRO GRUPPO UNITAMENTE AL CRAL AMPS ALL’ OSPEDALE DEI BAMBINI “PIETRO BARILLA” DI PARMA

Il Gruppo Oltretorrente baseball e softball come ormai piacevole e tradizionale consuetudine effettuerà domani, giovedì 11 gennaio alle ore 11,00, di concerto con il Cral Amps di Parma una donazione all’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” di Parma. Saranno presenti Andrea Paini, presidente Gruppo Oltretorrente baseball e softball, Paolo Poi, vice presidente Gruppo Oltretorrente baseball e softball, Eugenio Boschi consigliere Gruppo Oltretorrente baseball e softball, Marco Galli presidente Cral Amps, Anna Ferrari, Consigliere Cral Amps, Simonetta Alinovi, Consigliere Cral Amps oltre a dirigenti del gruppo Oltretorrente e del Cral Amps e ad una rappresentanza di atleti della Ciemme Oltretorrente di Serie B baseball e atlete della Taurus Old Parma di Serie A1 Softball . Il Gruppo Oltretorrente baseball softball ha raccolto i fondi per le attrezzature mediche (2 bilance digitale neonatale “Bamby”, 2 tiralatte elettrico “Mamilat” e 1 bilancia pesapersone “Sprint”) attraverso lotterie e riffe opportunamente dedicate svolte da tesserati e genitori.

Tre gennaio. Quale A-1?

Tre gennaio, ore 15, e tutto tace.

Da tre giorni si sono chiusi i termini per il ripescaggio in serie A1 delle squadre richiedenti o aventi diritto.
Ma, a parte qualche spiffero tutt’altro che ufficiale, tutto tace.

Da Nettuno giunge qualche indiscrezione in merito alla conferma della partecipazione del Nettuno City, regolarmente iscritto nei termini del 15 dicembre, e al ripescaggio del Città di Nettuno.

Qualche bene informato parla di un interessamento da parte di Castenaso, Ronchi, Grosseto e Paternò.
Avranno tutte avanzato richiesta entro il 31 dicembre?

Tutto tace, anche se la pagina Facebook della Fibs offre segnali di vita presentando i relatori per la prossima Convention e filmati sulla stagione 2017.

Gli appassionati aspettano, ormai hanno dimostrato pazienza.

Le società aspettano, con meno pazienza.
Desiderano sapere se il campionato durerà 14 o 18 settimane per stilare i programmi di preparazione, per conoscere le date di inizio stagione, per programmare gli arrivi degli atleti comunitari e degli stranieri, per iniziare a organizzare le trasferte e le sistemazioni dei giocatori.

Lo ha confermato Maurizio Renaud, Direttore Sportivo del Parma, in un’intervista rilasciatami più di una settimana fa sulla Gazzetta di Parma.

<Siamo tutti in attesa del 31 dicembre, data limite per la definizione dei ripescaggi – ha affermato Renaud -. Ad oggi è una follia non conoscere ancora il numero dei partecipanti, in questo periodo le società dovrebbero avere già concluso la campagna acquisti e definito le strategie. Invece al momento sono iscritte solo sette squadre mentre la Federazione spera di arrivare a dieci>.

Ci auguriamo arrivi una risposta dalla Federazione entro la serata di oggi.

Sarà già comunque tardi.

L’anno che verrà

di Giuliano Masola. Nel luglio 2006 Angela Cavalli e Paolo Zbogar diedero vita a una nuova società quella dei Tigers. L’obiettivo era sostanzialmente quello di portare un po’ di aria fresca in un ambiente che tendeva più a rimuginare sul passato che a muoversi,verso il futuro. La società ebbe breve vita, in senso stretto, poiché a distanza di circa un anno divenne una sezione autonoma del Parma Baseball. Come normalmente accade, le novità scompigliano un po’ il campo, in particolare quando non ci sono tanti giocatori in circolazione. Di conseguenza, ciò portò anche a una reazione da parte di quelli che pensavano di poter vivere tranquillamente in una specie di status quo. Il tentativo però ebbe successo e nel giro di un paio d’anni, nel 2008, la “new entry” si portò a casa uno scudetto. Il segreto, se vogliamo, stava nell’ampia apertura verso l’esterno e, almeno nella fase iniziale, a una minore ricerca del campione, della vittoria come obiettivo primario (anche se nessuno va in campo per perdere). Paolo, in particolare, grazie anche al proprio lavoro, era abituato a stare in mezzo alla gente, ad avere molte relazioni e instaurarne sempre di nuove, a uscire dalle mura cittadine. Certo, non si trattava di una novità assoluta, poiché le società di Parma, in modo più o meno diretto, hanno sempre avuto rapporti a livello internazionale, ma questa volta non si trattava del classico torneo. Infatti, l’obiettivo iniziale di far giocare tutti, senza problemi, cominciò ad allargarsi. Si pensava di poter far giocare tutti coloro che avevano potenzialità e voglia di impegnarsi, potendo giocare a diversi livelli, in società diverse. Leggi tutto “L’anno che verrà”