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Grazie di tutto, Sergio!

Sabato sera Sergio Colla, storico fisioterapista del Parma, ha lanciato la prima palla di Parma – Padule dopo aver annunciato il proprio ritiro. Abbiamo ritenuto doveroso dedicargli queste righe. Poche ma sentite.

Abbiamo percorso un milione di chilometri sullo stesso pullman, abbiamo visto generazioni di giocatori alternarsi su quei seggiolini.
Fingevi di arrabbiarti quando Ceccaroli faceva partire il coro, quel “Forza Sergione” che iniziava a Nettuno e terminava oltre il raccordo anulare. In fondo ti faceva piacere perché significava che sul quel pullman tutti ti volevamo bene.
Così come erano affettuosi gli scherzi, alcuni tremendi, che ti hanno fatto in più di quarant’anni di massaggi e terapie. Come quando ti agitavano la lattina di birra prima che tu la aprissi, o come quando i mancini si facevano massaggiare il braccio destro. Tutto finiva in risate e pacche sulle spalle.
Abbiamo parlato di politica, di viaggi, di donne. Io nella prima fila a destra, tu nella seconda. Qualche volta abbiamo parlato anche di baseball, quel baseball che ha rappresentato la tua vita per più di quarant’anni, testimone di scudetti e di coppe europee, di splendide vittorie e di brucianti sconfitte. Tu mi chiamavi giornalaio, io ti accusavo di credere che il baseball si fosse fermato a Castelli. Però c’era affetto. E grande rispetto.
Lo stesso che ti sei guadagnato su tutti i campi d’Italia. Tutti. E, credimi, non è cosa da poco.

Sergio Colla e il professor Giancarlo Rosetti, ex fiduciario Fibs per la provincia di Parma, premiati sabato scorso dal Parma baseball – foto Benedetti

Sabato sera hai salutato il tuo pubblico per l’ultima volta. Hai lanciato – con bellissimo stile – la prima palla della partita e poi ti sei goduto lo spettacolo. Come sempre.
Grazie di tutto, Sergio. Birra pagata, come si conviene con le persone vere e perbene, quelle che si spendono per gli altri senza far rumore. Quelle, perdonami se lo rivelo, che nel loro tempo libero salgono sulle ambulanze e tranquillizzano i malati che vanno a fare le terapie con una battuta e un sorriso.
Giuro che ci rivedremo presto, io con la mia pizza e tu con la tua “insalata con una bella cipolla rossa di Tropea”.