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Guida alla IBL 2017: il Nettuno per confermarsi grande

 

Il Nettuno di Alberto D’Auria si propone come l’autentico outsider dell’Italian Baseball League.
Non traggano in inganno le polemiche invernali sull’agibilità dello stadio, la costruzione del roster e l’attribuzione della stella: in riva al Tirreno la società ha lavorato con scrupolo e serietà allestendo un roster estremamente completo e competitivo, sulla carta in grado di compiere un ulteriore salto di qualità dopo aver raggiunto la post season al termine della passata stagione.
“Partiamo con l’ambizione di far meglio dello scorso anno – annuncia il General Manager Stefano Bernicchia -. Siamo partiti con un po’ di ritardo e con una rosa piuttosto corta ma ora l’organico è al completo: non ci facciamo illusioni ma siamo convinti di aver costruito un gruppo di buon livello. Abbiamo svolto una buona preparazione lavorando settimana dopo settimana, ora la squadra è pronta per affrontare il campionato con successo”.

Uno dei punti di forza, e al tempo stesso motivo di grande orgoglio per la società laziale, è la presenza di tantissimi giocatori nati e cresciuti nelle file delle società cittadine.
“E’ vero – conferma Bernicchia -. Siamo felici e soddisfatti dello zoccolo duro rappresentato dai nostri ragazzi. Abbiamo un campo interno interamente formato da ragazzi nettunesi, frutto del lavoro svolto negli ultimi anni. Tecnicamente il problema maggiore delle ultime stagioni era rappresentato dalla copertura nel ruolo degli esterni: il ritorno a Nettuno di Ennio Retrosi e la ripresa agonistica di Vinicio Sparagna rappresentano l’ideale soluzione al problema”.

Questo ha scatenato un benefico effetto domino anche negli altri ruoli.
“Nelle ultime stagioni Nick Davenport aveva giocato esterno soprattutto a causa di una panchina piuttosto corta – conferma Bernicchia -. Con lui abbiamo iniziato già lo scorso anno un programma per riportarlo nel ruolo di ricevitore: formerà un’interessante coppia con Mario Trinci”.

Le novità in casa Nettuno non si fermano qui.
“Avremo a disposizione Andrea Sellaroli che sembrava essersi già accordato con il Novara e nei giorni scorsi è tornato a Nettuno anche Federico Giordani dopo aver concluso l’esperienza negli Stati Uniti – prosegue Bernicchia -. Due importanti innesti che aumentano ulteriormente il tasso tecnico della squadra e che contribuiscono a ricreare il clima di fiducia”.

Ronald Uviedo (7 vinte – 2 perse media Pgl 1.89) sul monte del Parma nella IBL 2016 (Duck Foto Press-FIBS)

Completamente rivoluzionato invece il gruppo dei giocatori stranieri.
“In effetti siamo stati animati in quel settore da un forte spirito di rinnovamento – spiega il General Manager del Nettuno -. Fino all’ultimo momento abbiamo tenuto aperta la pista per un eventuale ritorno in Italia di Rodriguez ma poi abbiamo scelto di cambiare tutti i nostri stranieri. Sul monte di lancio abbiamo scelto l’esperienza di Ronald Uviedo e la freschezza del mancino Ethan Carnes. Uviedo lo abbiamo seguito con attenzione nelle precedenti stagioni italiane con Godo, Padova e Parma: la sua consistenza e il suo carattere rappresentano una garanzia. A loro si aggiungono l’interno Omar Luna e l’esterno Ronald Bermudez che allungheranno il nostro ordine di battuta garantendo esperienza e consistenza. Purtroppo Carnes e Luna sono arrivati a Nettuno solo all’ultimo momento ma ci hanno garantito di essersi preparati con scrupolo e di essere pronti per esordire nel campionato italiano”.

Punti di forza

+ Un organico completo
Alberto D’Auria avrà a disposizione un gruppo ricco di talento ed esperienza nel quale i veterani Imperiali e Mazzanti dovranno indirizzare l’entusiasmo dei più giovani. Se i giocatori stranieri si confermeranno all’altezza della situazione potrebbe uscirne un mix di rara efficacia.

Giuseppe Mazzanti impegnato nell’home run derby 2016 – Foto Duck Press Fibs

+ Un’intera città alle spalle
Il pubblico di Nettuno rappresenta da sempre – perdonerete la frase fatta – il decimo giocatore in campo. Nel corso dell’inverno le istituzioni, la società e gli appassionati hanno lavorato per riportare Nettuno al ruolo di capitale del baseball ed ora l’attesa è palpabile: tecnici e giocatori sono consapevoli di portare sul petto il nome della propria città e, senza nominarlo, ambiscono ad aggiungere alle divise quel simbolo che manca dall’ormai lontano 2001.

I punti interrogativi

– Il monte di lancio nella partita Asi
La coraggiosa scelta di affidarsi ad un gruppo di lanciatori nettunesi doc si potrebbe scontrare con i pitching staff più cosmopoliti delle tre grandi del campionato. Riusciranno Andreozzi, Taschini e Morellini a reggere il confronto con i lanciatori Asi di Rimini, Bologna e San Marino?

– L’apporto degli stranieri
Cambiare tutti gli stranieri potrebbe rivelarsi un azzardo. Uviedo rappresenta una sicurezza mentre Luna, Bermudez e Carnes potrebbero pagare lo scotto dell’esordio nell’Italian Baseball League. Se si confermeranno all’altezza delle aspettative il Nettuno potrebbe puntare anche al bersaglio grosso.

– La pressione
Troppe aspettative potrebbero rivelarsi controproducenti. L’ambiente dovrà reagire in modo positivo agli inevitabili momenti di difficoltà e di polemica (caratteristica insita nel DNA di ogni nettunese che si rispetti) trasmettendo serenità e fiducia alla squadra

Previsione di Tuttobaseball.com

Il Nettuno riparte dalla conquista dei playoff della scorsa stagione. Compiere un passo avanti significherebbe arrivare a giocare le partite che contano veramente, quelle che fanno da spartiacque tra il successo e le recriminazioni. La squadra di Alberto D’Auria ne ha la piena potenzialità, al tecnico e ai suoi ragazzi spetta il compito di compiere il definitivo salto di qualità.